Roma è di nuovo teatro dell’alta tensione tra Palestina e Israele. Davanti al cantiere che porterà alla costruzione del Museo della Shoah, a via Alessandro Torlonia, sono comparsi escrementi, una testa di maiale e alcuni volantini pro Palestina. Questa sarebbe l’ennesima azione indirizzata alla comunità ebraica.
Roma, diversi i volantini comparsi
Secondo le prime indiscrezioni, gli escrementi sarebbero stati posizionati su dei lucchetti presenti nel cancello del cantiere. Per quanto riguardo le scritte, queste sono comparse su dei cartelli di avviso ai lavori. In particolar modo, le scritte recitano slogan come “Oggi 45mila morti”, oppure “assassini infami” e anche “Fermare il genocidio a Gaza”. Presente anche una foto che ritrae il popolo di Gaza. Sui gravi fatti, che sarebbero avvenuti nelle ultime due settimane, indaga la Digos.
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Il Museo dello Shoah sorgerà a Villa Torlonia, nel quartiere Nomentano di Roma, e sarà il risultato di un progetto che risale a circa 20 anni fa su opera dell’architetto Luca Zevi. Nel 2023 è arrivata una svolta che ha dato il via ai lavori per opera del Ministero della Cultura che mise a disposizione 10 milioni di euro. Sempre nello stesso anno, Camera e Senato hanno approvato il disegno di legge per la realizzazione dello specifico museo.
Le parole del presidente della Fondazione Museo della Shoah
Sulla grave vicenda avvenuta a Roma, ha voluto dire la sua il presidente della Fondazione Museo della Shoah, Mario Venezia. Quest’ultimo ha voluto sottolineare di star di fronte a “continue manifestazioni di cieca aggressività” con atti espliciti di coloro che “fanno una grande confusione”.
Infatti, secondo Venezia, non bisogna confondere quegli elementi che “storicamente sono stati acquisiti della volontà genocida nei confronti del popolo ebraico”. Il riferimento è al confronto con il conflitto attuale tra Israele e Palestina di cui “non si conoscono ancora in modo oggettivo i numeri e le dinamiche”.
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