A finire nel mirino degli investigatori questa mattina sono i vertici del traffico di stupefacenti in zona Tor Bella Monaca, una delle principali piazze di spaccio di Roma. L’operazione, compiuta da Carabinieri e Polizia di Stato, ha permesso di individuare e smantellare un enorme giro di droga gestito da un sodalizio organizzato nell’area conosciuta come “Le Palme”. In questa piazza di spaccio, come testimoniano le indagini, gli agenti hanno scoperto un’associazione organizzata attiva in via dell’Archeologia, tra i civici 38 e 40 nell’area del comparto “R5”.
In corso, già dalle prime ore dell'alba, una vasta operazione della #PoliziadiStato per arresti e perquisizioni nei confronti dei vertici del traffico di stupefacenti in zona Tor Bella Monaca, considerata una delle principali piazze di spaccio di Roma. #10ottobre @Viminale pic.twitter.com/aVj718XUcD
— Polizia di Stato (@poliziadistato) October 10, 2023
Roma, gli arresti e il sequestro di 1300 involucri contenenti varie droghe
Durante l’operazione, le forze dell’ordine hanno sequestrato più di 1300 involucri contenenti cocaina, hashish, marijuana ed eroina ed arrestato 27 persone, di cui 24 in carcere e 3 ai domiciliari. Le accuse vanno dall’associazione finalizzata al narcotraffico, alla detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, ricettazione, detenzione e porto di armi da sparo, lesioni aggravate dal metodo mafioso e tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso per fatti avvenuti.
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Non solo droga
Nel corso dei numerosi interventi effettuati sulla piazza di spaccio “Le Palme” sono state, inoltre, sequestrate anche numerose armi da fuoco. Gli agenti, stando ai numeri forniti dalla contabilità sequestrata e dagli esiti delle attività tecniche, sono riusciti a smantellare un giro di droga nella piazza che, all’epoca delle indagini, valeva 250.000,00 euro al mese.
Al vertice della “Palme” Vincenzo Vallante e Pietro Longo
L’inchiesta ha consentito di ricostruire lo schema piramidale del sodalizio. Al vertice, a muovere i fili di tutta la macchina dello spaccio, Vincenzo Vallante e il suo collaboratore Pietro Longo.
Quella scoperta è una vera e propria organizzazione con gerarchie e compiti ben precisi per mandare avanti la gestione della piazza. Erano stati istituiti vari ruoli come i capi quartiere, con il compito di controllare il lavoro dei pusher, fino ad arrivare a chi si assicurava di prestare assistenza ai sodali eventualmente tratti in arresto in flagranza di reato. Tutto un sistema ad hoc, tra linguaggio cifrato e l’uso di telefoni intestati a terze persone, per eludere le attività investigative degli agenti. Dalle indagini sono emerse, inoltre, punizioni esemplari nei confronti di sodali infedeli o inadempienti.
A dare il via all’inchiesta due tentati omicidi dell’’8 settembre del 2021
A dare il via all’inchiesta è stato il duplice tentato omicidio avvenuto l’8 settembre del 2021, nello stesso quartiere Tor Bella Monaca, all’altezza del civico 74 di via dell’Archeologia. Le indagini svolte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Frascati, sempre con il coordinamento della Dda di Roma, hanno permesso di individuale all’epoca uno dei soggetti gravemente indiziati: proprio lo stesso Vincenzo Vallante.
Quel pomeriggio di settembre un’auto si avvicinò a due ragazzi di origini africane: furono sparati 7 colpi di arma da fuoco che ferirono gravemente i due ragazzi. L’obiettivo era punire i due giovani, protagonisti di un contrasto per motivi connessi allo spaccio della piazza.
Dalla ricerca del latitante Davide Pasquali all’intera ricostruzione del delitto
In seguito, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati sono riusciti a ricostruire l’intera dinamica dei fatti: dalle fasi iniziali ed esecutive del delitto, fino ad individuare la vettura utilizzata dagli autori del fatto. Le indagini hanno permesso di individuare i colpevoli e anche il loro movente: ridimensionare le ambizioni di ascesa criminale di alcuni sodali che volevano appropriarsi del controllo di una porzione di territorio, corrispondente con il civico 40 di via dell’Archeologia, su cui avviare autonoma attività di spaccio. Il reato contestato è il tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso.
All’epoca dei fatti, gli agenti erano impegnati nella ricerca del latitante Davide Pasquali detto “Pandoro”. Il 32enne, originario del quartiere di Tor Bella Monaca, rintracciato in Spagna nel novembre 2022 e sottrattosi alla cattura nell’ambito di un’operazione del 27 aprile 2021 che disarticolò un’intera piazza di spaccio con l’arresto di 50 soggetti.
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