Roma, Fontana di Trevi ad accesso controllato: turisti a pagamento, residenti gratis

L'accesso alla piazza resterà gratuito, la prenotazione e il ticket a pagamento di 2 euro serviranno solo per accedere all'invaso

Redazione
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L’idea di controllare in qualche modo il caos che si crea nella Fontana di Trevi a Roma sta prendendo piede. È partito tutto dall’assessore capitolino Alessandro Onorato ai Grandi eventi, sport, turismo e moda e la proposta è stata condivisa anche dal sindaco romano Roberto Gualtieri. In genere l’idea ha avuto grande consenso.

Roma, la Fontana di Trevi

Essendo una delle attrazioni più visitate di Roma, in pieno centro, la Fontana di Trevi è anche una delle più vandalizzate dai turisti, che spesso si sentono in dovere di lanciarsi nelle acque cristalline del monumento barocco-classicista. Si calcola che giornalmente circa 12mila persone visitano il capolavoro settecentesco.

Roma, Fontana di Trevi
Roma, Fontana di Trevi

La proposta di un accesso controllato, per ora gratis, inizierà già nei prossimi mesi, forse da dicembre. E nel caso l’esperimento si riveli adeguato, si renderà necessaria una prenotazione e il pagamento di un ticket da 2€ per arrivare a bordo vasca. Si potrà sostare lì una mezz’ora per poter lanciare le monetine e fare foto. Questo solo per i turisti. Per i residenti romani sarà tutto gratuito. Inoltre verranno vietati cibi e bevande. La piazza in cui è collocata la Fontana resterà però aperta e gratis per tutti.

La proposta dell’assessore è uno dei provvedimenti per gestire l’afflusso di turisti in vista del Giubileo. Onorato ha voluto sottolineare che “la piazza di Fontana di Trevi rimarrà aperta e gratuita. La prenotazione servirà solo per entrare sulle gratinate sotto il monumento: per i romani il ticket sarà gratuito, per i turisti invece avrà il prezzo simbolico di 2€”. Il denaro verrà utilizzato per tutelare la Fontana e pagare nuovi steward e hostess per gestire il flusso dei turisti.

L’idea dell’assessore, non regolando l’accesso alla piazza, non mira a diminuire l’affollamento nel luogo del monumento, né a risolvere il problema dell’over-tourism. Per Onorato l’obiettivo èvalorizzare l’esperienza di chi viene a vedere la Fontana di Trevi, rendendola unica e serena. Oggi è una calca di persone che portano cibo, patatine, pizze e gelati, fanno a spallate per conquistare l’angolazione migliore per un selfie o gente che si butta in acqua”.

Le risposte alla proposta di Onorato

L’idea dell’assessore capitolino ha raccolto più consensi che critiche. La ministra del Turismo Daniela Santanché ha dichiarato che bisogna “mettere a reddito le nostre ricchezze, bene far pagare e prenotare, ma non a numero chiuso, per regolare i flussi e dare servizi migliori e sostenibili”. Anche il rettore di Confcommercio Roma Romolo Guasco ha condiviso l’idea.

A essere contro è il presidente di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli, che la definisce “un’assurdità”. Dice che è necessaria una regolamentazione perché il luogo è immerso nel caos, ma non c’è la necessità di un ticket, perché “abbiamo già la tassa di soggiorno più alta d’Europa”.

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