Nessuna effrazione in casa, nessun segno di violenza, né tracce di droga sul corpo di un giovane di 31 anni trovato senza vita nel suo appartamento a Roma. Una soleggiante domenica mattina probabilmente da trascorrere con colazione fuori e qualche passeggiata si è trasformata in un un incubo ad occhi aperti per una ragazza romana. Dopo un sabato sera passato insieme, la giovane era andata questa mattina a casa del suo fidanzato dove ha affrontato la tragica scoperta, il giovane era esanime sul divano del salotto dell’abitazione.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la compagna, che è in possesso delle chiavi di casa, non appena entrata nell’abitazione intorno alle 10.30 e rinvenuto il corpo del giovane nella suo appartamento in via Rodolfo Morandi, a Fidene, avrebbe chiamato chiamato i soccorsi. Purtroppo, però i tentativi degli operatori sanitari di rianimare la vittima, si sono rivelati inutili. Secondo quanto appreso dalle dichiarazioni fatte dai soccorsi del 118, il 31enne di nazionalità italiana sarebbe morto per cause naturali.
Roma, indagini in corso
Il corpo, ora a disposizione delle autorità giudiziarie, è stato sottoposto per il momento a tutte le analisi del caso affinché si possano individuare le cause che solitamente vengono considerate in vicende come questa. Infatti, con le verifiche scattate con la collaborazione della polizia scientifica, sembra non siano stati riscontrati segni di violenze subite né tracce di droga assunta o somministrata che avrebbero potuto condurre alla morte del giovane.
Sul posto, attualmente, sono in corso le indagini da parte del commissariato di Fidene dove sono intervenuti i poliziotti del quartiere nord-est di Roma. Gli agenti si sono subito messi a lavoro per cercare di chiarire cosa possa essere accaduto nella notte. Gli inquirenti hanno ascoltato a lungo anche la donna che ha ritrovato il compagno per cercare di chiarire i tasselli mancanti sull’accaduto. Al momento non si esclude alcuna ipotesi, neppure quella di un malore fatale. Ad ogni modo, sarà presto disposta l’autopsia per cercare di chiarire le cause effettive della morte.