Roma, caos al corteo pro-pal: bombe carta, bottiglie e sassi contro la polizia

Un gruppo di manifestanti incappucciati, al termine del corteo per chiedere il cessate il fuoco in Medio Oriente, ha dato inizio a scontri con le forze dell'ordine presenti per garantire la sicurezza della manifestazione

Redazione
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La manifestazione pro-Palestina che si è svolta oggi pomeriggio a Roma, precisamente nella zona di piazzale Ostiense, sembrava essersi svolta all’insegna del pacifismo. I circa 5mila presenti hanno protestato contro le tragedie che quotidianamente colpiscono il Medio Oriente, chiedendo il cessate il fuoco senza cadere nel tranello della violenza. Verso la fine del corteo, però, la situazione sarebbe cambiata drasticamente.

Un gruppo di manifestanti incappucciati avrebbe infatti dato inizio a lanci di bottiglie, sassi, fumogeni e bombe carta contro le camionette della polizia presenti sulle vie interessate dalla manifestazione. Tale violenza ha quindi spinto gli agenti ad intervenire, per cercare di riportare la situazione sotto controllo. I poliziotti avrebbero quindi azionato gli idranti, al fine di disperdere i manifestanti, mentre i blindati avanzano per farli arretrare. Sembrerebbe che nel corso degli scontri sia rimasta ferita alla testa una ragazza, che è caduta a terra ed è stata soccorsa da un’ambulanza.

La manifestazione pro-pal a Roma

Il corteo che si è svolto oggi a Roma non era stato approvato dalla Questura della Capitale, preoccupata per i disordini che questa avrebbe potuto causare. “Noi ci siamo nonostante i diktat del governo. E mostrante tutto quello che ci aspetta noi ci siamo” hanno dichiarato alcuni giovani palestinesi presenti, sostenendo: “Non ci ferma nessuno. Il corteo lo faremo“.

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Il corteo pro-pal a Roma

La manifestazione ha avuto inizio da piazzale Ostiense, fino a Porta Ardeatina. “Muoviamoci in corteo” avrebbe detto uno degli attivisti presenti, esortando la folla, che ha intonato canti per la “Palestina libera” e contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu definito “assassino di bambini“. Tra i protestanti erano presenti numerose bandiere palestinesi e anche una raffigurante il logo di Hezbollah, con un versetto del Corano che recita: “E colui che sceglie per alleati Allah e il Suo Messaggero e i credenti, in verità è il partito di Dio, Hezbollah, che avrà la vittoria“. Presenti a tutela dei cittadini numerosi blindati della polizia che hanno sbarrato diverse strade ai manifestanti.

A seguito degli scontri, che hanno causato diverse tensioni anche tra gli stessi manifestanti, divisi tra chi avrebbe preferito un corteo totalmente pacifico e chi invece ha inneggiato alla violenza, il corteo si è ricompattato e prosegue ora vero viale Marco Polo.

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