Rettore della Normale di Pisa risponde alle polemiche: nessun boicottaggio

Le polemiche sulla mozione della Normale di Pisa continuano ormai da giorni, e il rettore ha finalmente deciso di mettere un punto alla questione, affermando di non avere alcuna intenzione di escludere le collaborazioni con le università israeliane

Redazione
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La Normale di Pisa ha recentemente suscitato dibattiti e polemiche riguardo la sua posizione sulle collaborazioni scientifiche con Israele, cosa che ha fatto esplodere una protesta studentesca sulle orme di quella avvenuta all’Università di Torino. Il rettore della Normale, Luigi Ambrosio, ha voluto fare chiarezza in merito alla mozione approvata a maggioranza il 26 marzo, commentata anche dalla ministra dell’Università Anna Maria Bernini, sottolineando che essa non ha l’intento di boicottare né di chiedere il boicottaggio di alcuna forma di collaborazione.

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Ministra Anna Maria Bernini

Ambrosio ha spiegato infatti che il cuore della mozione risiede nella necessità di promuovere una riflessione critica sull’eventuale utilizzo di alcune ricerche scientifiche e tecnologiche, che potrebbero avere applicazioni sia civili che potenzialmente militari. Una riflessione ispirata all’Articolo 11 della Costituzione italiana, che sottolinea il dovere di garantire la pace e la sicurezza internazionale.

Normale: Stop alla guerra, non alle collaborazioni con Israele

La Normale non intenderebbe pertanto interrompere le collaborazioni scientifiche con gli atenei israeliani, ma piuttosto richiederebbe una revisione attenta dei bandi di cooperazione con tutti gli stati esteri, inclusa Israele, al fine di assicurare che le ricerche svolte non possano essere utilizzate per fini militari o contrari ai principi di pace e sicurezza internazionale. Ambrosio ha inoltre precisato che la mozione non prende posizione nel conflitto Israelo-Palestinese, se non nella richiesta di rilascio degli ostaggi e del cessate il fuoco, già espressa dalla scuola in passato, una richiesta che è ora diventata anche posizione ufficiale del Parlamento italiano e del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

La Scuola Normale di Pisa garantisce pertanto di rimanere aperta alla collaborazione con studiosi e istituzioni accademiche di tutto il mondo, auspicando anche candidature di studiosi sia israeliani che palestinesi per le proprie iniziative di studio e confronto. Ambrosio ha concluso il suo intervento esprimendo la speranza che i chiarimenti forniti possano dissipare gli equivoci e promuovere una discussione costruttiva basata su una lettura attenta e completa della mozione approvata dal Senato Accademico della Normale di Pisa.

Tommaso Montanari, rettore dell’Università di Siena ha espresso la propria solidarietà ad Ambrosio, ma non tutti hanno reagito nello stesso modo. Francesco Bonini e Massimo Midiri, rispettivamente rettori delle università Lumsa di Roma e dell’università di Palermo hanno invece espresso il loro sostegno alla Ministra Bernini, affermando che l’università ha il dovere morale di promuovere la libertà e combattere la violenza, di qualunque forma essa sia.

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