Raggiunti livelli record di emissioni globali di CO2, secondo quanto riportato dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE). Le emissioni legate all’energia costituiscono circa il 90% dell’anidride carbonica emessa dagli esseri umani, con un aumento di circa l’1,1% nel corso del 2023, raggiungendo la quantità di 410 milioni di tonnellate.
Nonostante questi dati allarmanti, gli esperti rassicurano sul fatto che la tendenza non è così negativa come registrato nel 2022, quando si sono contate oltre 490 milioni di tonnellate di emissioni.
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Emissioni CO2 e siccità
Pannelli solari, turbine eoliche, energia nucleare e auto elettriche hanno svolto un ruolo fondamentale nel mitigare le emissioni. Secondo l’AIE, senza questi mezzi, le emissioni globali avrebbero potuto essere molto più elevate, raggiungendo addirittura i 900 milioni di tonnellate.
Inoltre, secondo il rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, la grave siccità che sta colpendo diverse aree del mondo, tra cui Cina, India e Stati Uniti, potrebbe aver contribuito ad aumentare le emissioni di carbonio. Questa situazione ha causato una riduzione della produzione idroelettrica e ha costretto le aziende a ricorrere ai combustibili fossili.
Cina e India, i Paesi più colpiti dalle emissioni
Cina e India risultano essere i Paesi più colpiti da queste crescenti emissioni. Al contrario, le economie più avanzate hanno registrato una diminuzione significativa delle emissioni, raggiungendo minimi storici dal 1900. Nel 2023, per la prima volta nella storia, la metà dell’energia generata nelle economie avanzate proveniva da fonti a basse emissioni, tra cui le energie rinnovabili e il nucleare.
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