Re Carlo, gli effetti collaterali delle cure per il cancro bloccano i suoi impegni 

Il sovrano annulla i suoi impegni a causa di un malessere provocato dalle cure. Le condizioni del re non preoccupano più di tanto, ma il riposo è necessario. La visita a Roma rimane in agenda

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Il re Carlo III ha dovuto cancellare gli impegni pubblici che l’avrebbero impegnato ieri e oggi a causa degli effetti collaterali del trattamento che sta seguendo per la cura del cancro con cui sta convivendo da febbraio 2024. 

Per accertamenti ha passato qualche ora in ospedale prima di tornare nella sua casa di Clarence House. I medici, data anche la sua condizione di salute, gli hanno consigliato di prendersi questi due giorni di riposo prima di tornare a svolgere i suoi compiti. 

Non preoccupano le condizioni di Re Carlo

Si tratta, dunque, solo di una visita precauzionale e non ci sarebbe nulla di preoccupante. A dimostrazione della normalità della situazione, la Regina Camilla non ha modificato la sua giornata e parteciperà a tutti gli eventi stabiliti. 

La malattia diagnosticata, di cui non sono mai state divulgate le specifiche, aveva allontanato Re Carlo dalle sue mansioni per due mesi e mezzo, ma i segnali positivi avevano incoraggiato il sovrano a prendere parte a viaggi istituzionali impegnativi, fino in Australia e alle Samoa. Nonostante l’andamento stazionario della malattia non abbia limitato eccessivamente la sua vita pubblica, il cancro di cui soffre non è mai entrato in fase di remissione

Le visite in programma di Re Carlo

Tramite il comunicato Buckingham Palace il sovrano britannico ci tiene a scusarsi con tutti coloro che si siano sentiti delusi dalla sua assenza agli eventi. Gli incontri previsti e la visita a Birmingham saranno riprogrammati.

Il problema di salute, quindi, non metterebbe in discussione la visita di Stato di Carlo e Camilla a Roma in programma dal 7 al 10 aprile. Il programma del viaggio in Italia è stato modificato qualche giorno fa quando è stato deciso deciso di cancellare l’incontro con Papa Francesco, sotto consiglio dei medici del Pontefice.

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