Andrea Purgatori: funerali in Piazza del Popolo

La procura di Roma ha aperto l'indagine per omicidio colposo per Purgatori. Il sospetto è che sia stata sbagliata la diagnosi e quindi, anche la terapia

Redazione
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Alla scomparsa del giornalista Andrea Purgatori, la procura di Roma ha aperto l’indagine per omicidio colposo. Il sospetto è che sia stata sbagliata la diagnosi e quindi, anche la terapia.

Purgatori: il funerale in Piazza del Popolo

Piazza del Popolo gremita per i funerali di Andrea Purgatori. Ad accogliere il feretro i tre figli – Edoardo, Victoria, e Ludovico – l’ex moglie Nicole Schmitz e la compagna Errica Dall’Ara. Tanti omaggi floreali al giornalista e autore: le corone della Siae e dell’associazione dei famigliari delle vittime di Ustica e tantissimi gli esponenti del mondo del giornalismo, della tv, del cinema e della società civile.

Purgatori: la camere ardente

L’ultimo saluto alla camera ardente per il giornalista e autore Andrea Purgatori, scomparso il 19 luglio. La sala della Protomoteca in Campidoglio ha accolto i familiari, parenti e amici: “Questo è un abbraccio di Roma che viene fatto all’uomo, di cui ricordo il garbo e l’ironia, e naturalmente al professionista. È stato uno dei più importanti giornalisti che hanno fatto inchieste in questo Paese, a partire dal caso Moro, Ustica, la vicenda Orlandi” afferma l’assessore alla Cultura di Roma Capitale Miguel Gotor.

Purgatori: il problema cardiopolmonare

Tra le cause della morte di Andrea Purgatori ci sarebbe anche un problema cardiopolmonare. Ad evidenziarlo è l’autopsia effettuata nell’istituto di medicina legale di Tor Vergata sul corpo del reporter. Purgatori aveva un tumore ai polmoni diagnosticato tre mesi fa. A quanto si apprende, i risultati della tac, di prelievi ed altri esami effettuati – anche per verificare l’eventuale presenza di infezioni – daranno un quadro clinico completo solo tra alcune settimane. Tra le ipotesi avanzate dai familiari, infatti, ci sarebbe quella di una pericardite settica, che potrebbe essere stata la causa dell’aggravarsi delle condizioni di Purgatori.

I pm della Procura di Roma hanno aperto un fascicolo che vede indagati due medici della clinica romana Pio XI per omicidio colposo. La clinica ha comunque precisato che il giornalista nella struttura “ha svolto solo accertamenti di diagnostica per immagini e una biopsia”.

Chi sono i due indagati

Sono due le persone iscritte nel registro degli indagati – apprende l’AGI – nel procedimento aperto dalla procura di Roma sulla morte del giornalista. I due operano in una struttura di diagnostica della Capitale.

L’atto sarà eseguito dai carabinieri, coordinati dai magistra, presso le cliniche dove il giornalista era in cura per un tumore ai polmoni e alcuni problemi al cervello, su cui si concentrano le indagini.

Andrea Purgatori: diagnosi sbagliata?

Sarà infatti fondamentale chiarire se la diagnosi inziale fu sbagliata o meno. Capire quindi se Andrea avesse davvero delle metastasi al cervello come sembrerebbe essere emerso dalle radiografie nella prima clinica in cui Andrea ha fatto gli esami. Successivamente, in seguito a controlli in un altra struttura romana, non sarebbero emerse metastasi.

Purgatori: aperta l’indagine dalla procura

La famiglia di Andrea Purgatori ha fatto sapere che a seguito di denuncia, i carabinieri del Nas – al comando del colonnello Alessandro Amadei, coordinati dal procuratore aggiunto Sergio Colaiocco e dal pm Giorgio Orano – stanno indagando in merito alla correttezza delle diagnosi del giornalista.

Il sospetto, infatti, è quello di una probabile diagnosi sbagliata e che quindi le cure impiegate siano state vane per Purgatori, causandone la morte “dopo soli due mesi dalla diagnosi iniziale”. La procura di Roma ha aperto l’inchiesta per omicidio colposo. Nel comunicato della famiglia si legge: “Abbiamo chiesto che venga accertata la correttezza della diagnosi refertata ad Andrea Purgatori in una nota clinica romana e la conseguente necessità delle pesanti terapie a lui prescritte, e se, a causa dei medesimi eventuali errori diagnostici, siano state omesse le cure effettivamente necessarie“.

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