Dopo le accuse per presunta violenza sessuale da parte di tre donne, il magnate dell’hip hop Puff Daddy ha ricevuto a suo carico una nuova denuncia per aver violentato – insieme ad altri due uomini – una minorenne.
Le dinamiche dell’accaduto
Secondo le prime indiscrezioni i fatti risalirebbero al 2003, quando la donna – allora diciassettenne – frequentava l’undicesimo anno di scuola superiore a Detroit. Un giorno incontrò il presidente dell’etichetta Bad Boy Entertainement di Puff Daddy, Harve Pierre e lui la portò poi su un jet privato diretto a New York. Giunti al Daddy’s House Recording Studio alla minorenne le fecero assumere alcol e droga. A quel punto, mentre lei era incosciente, Puff Daddy e un altro uomo l’avrebbero violentata e scattato delle foto – anch’esse tra le prove presentate dall’accusa.
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L’avvocato della donna, Douglas Wigdor, ha dichiarato in merito che “gli imputati hanno preso di mira un’adolescente vulnerabile delle scuole superiori come parte di un programma di traffico sessuale che prevedeva di fornirle droghe e alcol, per poi trasportarla con un jet privato a New York City dove è stata stuprata in gruppo dai tre imputati individuali nello studio del signor Combs – Puff Daddy”.
E conclude: “La depravazione di questi atti abominevoli ha, non a caso, segnato la nostra cliente per tutta la sua esistenza”.
Puff Daddy: “Accuse disgustose per avere rapidi guadagni”
Il magante dell’hip hop ha negato qualunque tipo di accusa contro di lui – anche per quanto riguarda le precedenti 3 denunce – e si è scagliato duramente contro le donne che lo hanno denunciato.
“Nelle ultime due settimane, sono rimasto seduto in silenzio e ho guardato le persone che cercavano di assassinare il mio personaggio, distruggere la mia reputazione e la mia eredità” – ha dichiarato, ribadendo poi di non aver fatto nessuna delle cose per cui è stato denunciato e che si tratta di accuse infondate volte esclusivamente a danneggiarlo e a ricevere rapidamente un lauto guadagno.
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