Dopo il premio Nobel per la Medicina ricevuto nella giornata di ieri da Karikò e Weissman per la scoperta dell’Rna messaggero, stamani alle 11.50 circa è stato assegnato il Nobel per la Fisica.
A ricevere il prestigioso riconoscimento, conferito dall’Accademia delle Scienze di Stoccolma, sono stati i francesi Pierre Agostini e Anne L’Huillier insieme all’ungherese Ferenc Krausz.
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Ai tre fisici si deve il merito di una scoperta rivoluzionaria, gli atto secondi. Si tratta di brevi segnali che aprono nuovi orizzonti nei campi dell’elettronica e della digitalizzazione e la strada ad un nuovo “capitolo” che sino a poco tempo fa sembrava fantascienza.
I tre vincitori del Nobel hanno infatti dimostrato come creare degli impulsi brevi di luce, i quali permettono di misurare i processi tramite cui gli elettroni si muovono oppure cambiano energia. Ciò si traduce praticamente nella possibilità di capire come si comportano gli elettroni in un materiale oppure nell’identificazione di nuove molecole o ancora questa scoperta può essere fondamentale nella diagnostica medica.
Premio Nobel per la fisica: i vincitori
Pierre Agostini, dopo il conseguimento del dottorato all’Université Aix-Marseille nel 1968, ha lavorato come ricercatore presso il CEA Saclay sino al 2002.
Negli anni seguenti ha ricoperto diversi incarichi presso l’University of Southern California, la FOM di Amsterdam e il BNL.
Nel 2005 iniziò a lavorare alla Ohio State University in qualità di professore di fisica.
Nella sua carriera ha conquistato il Joop Los Award, il William F.Meggers Award e il Humbold Fellow.
Nel 2008 fu eletto Fellow dell’OSA per lo sviluppo di esperimenti innovativi nelle dinamiche della risposta non lineare degli atomi e delle molecole.
Anne L’Huillier, fisica all’università di Lund in Svezia e già vincitrice del Premio Wolf per la fisica nel 2022.
Ferenc Krausz, fisico al Max Planck Institut di Monaco di Baviera nel 2006 è stato cofondatore del Munich Centre of Advanced Photonics, di cui è direttore.
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