Come sopravvivere al pranzo di Pasqua? Poche e semplici regole per non tenere testa ai parenti

Non c'è nulla di sbagliato nel voler tutelare la propria salute mentale, soprattutto in occasioni stressanti quali possono essere le feste, perciò ognuno segua il proprio istinto e ricordi che le feste nascono per condividere e stare insieme e non per avvelenare il proprio animo

5 Min di lettura

La prima festività dell’anno in cui si torna a dover convivere per lunghe ore con la propria famiglia, può mandare nel panico anche il più convinto dei commensali. Davanti ad una tavola imbandita per la Pasqua, con magari qualche bicchiere di alcool di troppo, si può rischiare di trovarsi a far fronte ad uno dei peggiori incubi di ciascuno di noi. Una zia impertinente, un cugino che sembra aver già capito tutto della vita e una nonna che non aspetta altro che ingrandire ancora la famiglia possono diventare il peggior nemico di chiunque.

Come sopravvivere, dunque, al pranzo di Pasqua? Le regole sono ben poche e possono essere riassunte in due piccoli consigli: mai perdere la calma e rimanere sempre convinti delle proprie posizioni. Non serve mentire per far sembrare la propria vita più perfetta di quello che è veramente e non è necessario nascondere le proprie difficoltà, magari in amore o nel lavoro, di fronte a chi sembra pronto a mettere in discussione ogni scelta del proprio interlocutore.

Mantenere il controllo e sembrare sicuri di sé potranno ben presto far allontanare i più interessati e permetterci finalmente di godere della giornata in tranquillità, senza doversi recriminare le scelte del passato oppure mettere in discussione i propri obiettivi futuri. Ecco quindi qualche consiglio per tenere testa ai parenti più insistenti e lasciare il banchetto pasquale senza rimorsi o con la paura di aver creato un’immagine di sé troppo lontana dalla realtà.

Come sopravvivere al pranzo di Pasqua? Pochi ma efficienti consigli

Le domande più gettonate nelle rimpatriate di famiglia riguardano per lo più due argomenti: la vita sentimentale e quella lavorativa. Due tasti piuttosto dolenti nella maggior parte dei casi, che rischiano di divenire piuttosto scomodi se affrontati come una gara a chi è più eccellente. Davanti ad un parente che sembra pronto a mettere in imbarazzo chiunque non serve adottare la strada della distrazione, ma può essere ben più utile affrontare il problema alla radice e soprattutto essere sinceri.

Niente più di una persona sicura di sé mette in difficoltà un interlocutore, soprattutto se il suo obiettivo è trovare un argomento che può farci trovare in imbarazzo. Quando ci porterai qualcuno da conoscere? Hai già avuto una promozione? Tra quanto comprerai una casa veramente tua? Sono tutte domande che già presuppongono il fallimento di chi dovrà rispondere, ma una risposta ben pensata e soprattutto convinta può lasciare chiunque sbalordito.

Nessun tentennamento, ma pura verità, magari pronunciata con nonchalance e seguita poi da un nuovo argomento di cui parlare e che possa coinvolgere più di qualche commensale. Per quanto riguarda il proprio aspetto, e soprattutto le proprie abitudini alimentari, conviene invece cercare di ignorare chi utilizza questi metodi per mettere in difficoltà l’altro. Durante le feste, si sa, ogni sgarro è consentito e un parente un po’ troppo inopportuno non merita di rovinare l’appetito o la voglia di stare insieme degli altri commensali.

In questo caso, infatti, è sempre conveniente ignorare chi prova a stuzzicarci, magari iniziando una conversazione con qualcun altro e mostrandoci del tutto indifferenti alle critiche. Per fare attività fisica e seguire diete equilibrate c’è sempre tempo, mentre la corsa ai dolci pasquali avviene solo una volta l’anno. In ogni caso, se la situazione dovesse divenire troppo pesante da gestire, è sempre possibile allontanarsi, magari preparandosi già in anticipo “un piano di fuga“.

Un impegno con un amico o con altri membri della famiglia non presenti può essere un ottimo metodo per liberarsi da una situazione scomoda e tornare nella propria comfort zone. Non c’è nulla di sbagliato nel voler tutelare la propria salute mentale, soprattutto in occasioni stressanti quali possono essere le feste, perciò ognuno segua il proprio istinto e ricordi che le feste nascono per condividere e stare insieme e non per avvelenare il proprio animo.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo