Pozzuoli, città in provincia di Napoli, è stata scossa da un tentato femminicidio che ha sollevato nuovamente il dibattito sulla violenza di genere. Una donna di 25 anni che aveva concluso la sua relazione con l’aggressore a gennaio, sarebbe stata brutalmente aggredita intorno alle 3 di ieri notte per strada. Fortunatamente l’episodio di inaudita violenza si è concluso senza la morte della donna, che è riuscita a opporre la resistenza necessaria per salvarsi.
L’uomo di 36 anni che sembra abbia agito perché non accettava la fine della relazione e con cui la donna ha un figlio di poco meno di due mesi, avrebbe attaccato la ex a sorpresa, colpendola ripetutamente con pugni e calci, fino a fratturarle le ossa del naso.
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L’aggressione ha raggiunto un punto critico quando l’uomo avrebbe tentato di lanciare la donna oltre la balaustra del belvedere di Pozzuoli. Fortunatamente, grazie alla resistenza e l’opposizione della donna, l’episodio non è finito con un epilogo ancora più tragico. L’aggressore avrebbe così lasciato la donna a terra sanguinante per poi allontanarsi.
L’intervento dei carabinieri e lo stato della vittima
I Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Pozzuoli sono stati prontamente allertati allertati dal 112, sono riusciti ad individuare l’aggressore, arrestandolo in flagranza differita. L’uomo, fermato per tentato omicidio e maltrattamenti in famiglia, è ora in carcere. La donna è stata trasportata in ospedale per ricevere assistenza medica e ha riportato una prognosi di circa un mese per le lesioni riportate.
La 25enne, secondo quanto hanno ricostruito dai Carabinieri anche grazie al suo racconto, stava provando a voltare pagina dopo un periodo terribile, fatto di botte e umiliazioni nell’abitazione, anche davanti al piccolo. Un continuo di vessazioni, minacce e botte fino a quando la ragazza non ha trovato il coraggio di andarsene.
Questo episodio si inserisce in un contesto nazionale in cui la violenza di genere continua ad essere un problema grave e diffuso. Solo nel 2025, sono 11 le donne uccise, di cui l’ultimo due giorni fa. In questo contesto, il dibattito sulla prevenzione e il contrasto alla violenza non sono mai stati più centrali.
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