Perché si fatica a trovare personale qualificato in Italia

Francesco Ragugini
3 Min di lettura

I settori che entro i prossimi 5 anni si troveranno maggiormente in “difficoltà” saranno la moda, l’agroalimentare e il legno-arredo

Tra il 2023 e il 2027 il mercato del lavoro italiano richiederà 3,8 milioni di addetti. Di questi posti, 2,7 milioni (pari al 71,7 per cento del totale) sono in sostituzione delle persone destinate ad andare in pensione e più di un milione di nuovi ingressi (il 28,3 per cento del totale). Questo il quadro elaborati dalla Cgia di Mestre. La stima è elaborata attraverso i dati del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal. Dei 2,7 milioni, la metà – poco meno di 1,4 milioni – interesserà i dipendenti privati e oltre 670 mila ciascuno il pubblico impiego e il mondo del lavoro autonomo.

Le filiere produttive/economiche più interessate dall’esodo

Le filiere produttive/economiche più interessate dall’esodo degli occupati verso la pensione sono quelli della salute (331.500 addetti), attività immobiliari, noleggio/leasing, vigilanza/investigazione, gli altri servizi pubblici e privati (pulizia, giardinaggio e pubblica amministrazione che non include la sanità, l’assistenza sociale e l’istruzione, 419.800), commercio e turismo (484.500).

Misurando l’incidenza della domanda sostitutiva sul fabbisogno occupazionale, i settori che entro i prossimi 5 anni si troveranno maggiormente in difficoltà saranno la moda (91,9 per cento), l’agroalimentare (93,4 per cento) e, in particolar modo, il legno-arredo (93,5 per cento).

A livello regionale, l’incidenza percentuale della domanda sostitutiva sul fabbisogno occupazionale totale interesserà il Veneto (73,4 per cento), il Molise (78,5), il Piemonte/Valle d’Aosta (82 per cento), l’Abruzzo (82,5) e la Liguria (85,5 per cento). La regione d’Italia più investita da questo fenomeno sarà la Basilicata (88,3 per cento).

Perché si fatica a trovare personale

Il progressivo invecchiamento della popolazione italiana provoca un grosso problema al mondo produttivo: gli imprenditori – anche del Sud – denunciano la difficoltà di trovare sul mercato del lavoro personale altamente qualificato o figure professionali di basso profilo. I giovani, spesso, rifiutano di occupare alcuni posti, e solo in parte vengono coperti dagli stranieri. La situazione peggiorerà per gli effetti della denatalità, e per la difficoltà di incrociare la domanda e l’offerta di lavoro.

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