Parma, studenti delle medie prendono a sassate una professoressa

La professoressa ha immediatamente presentato un esposto alla Questura di Parma e ha chiesto di essere patrocinata dall'Avvocatura dello Stato anche per la responsabilità civile a carico dei genitori dei minori coinvolti

Redazione
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L’ondata di violenza tra i più giovani continua a crescere nel nostro Paese. L’ultimo tragico episodio a Parma, dove un’insegnate è stata derisa e aggredita dai suoi studenti di scuola media. Giovani tra gli 11 e i 13 anni che non si sono fatti alcuno scrupolo ad inseguire la loro professoressa fuori dalle mura scolastiche, facendosi gioco di lei e insultandola, per poi decidere di aggredirla. Un sasso è stato lanciato da uno dei minori e in direzione della testa dell’insegnate, che fortunatamente è riuscita a schivare il colpo senza riportare ferite.

Un’aggressione che ha lasciato l’insegnante scossa e spaventata, convincendola a recarsi in Questura per presentare un esposto. Un episodio di violenza e mancanza di rispetto inammissibile che si aggiunge alla lista sempre più lunga di aggressioni ai docenti, perpetrate sia dagli alunni che dai genitori. La professoressa aggredita ha formalizzato un esposto presso la Procura di Parma in modo che possano essere individuati profili di responsabilità a carico dei genitori dei minori coinvolti.

Parma, la “colpa in educando” dei genitori dei minori coinvolti

La professoressa, dopo aver formalizzato il suo esposto ed aver avvertito l’istituto scolastico, ha seguito il consiglio della Gilda degli insegnanti di Parma e Piacenza di richiedere di essere patrocinata dall’Avvocatura dello Stato non solo per i profili penali ma anche per la responsabilità civile a carico dei genitori dei minori coinvolti, come riporta Repubblica. I ragazzini, infatti, avevano tutti meno di 14 anni, per cui la responsabilità delle loro azioni ricade sui genitori.

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La professoressa ha chiesto di essere patrocinata dall’Avvocatura dello Stato

La preside dell’istituto ha confermato di essere al corrente di ciò che è avvenuto ed ha sottolineato che nella scuola “ci sono indagini in corso, avviate per chiarire cosa sia successo. Quando episodi del genere avvengono tra le mura della scuola facciamo sempre tutto ciò che serve, mettendo in atto procedimenti e provvedimenti educativi, in collaborazione con le famiglie“.

Parma, il commento del ministro Valditara

Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha commentato l’episodio, sottolineando nuovamente la necessità di porre un freno all’ondata di violenza crescente tra i più giovani. “A Parma un’insegnante insultata e presa a sassate dai suoi studenti, a Bari due quindicenni pestati a sangue all’uscita da scuola. Bisogna fermare questa cultura dell’aggressività e della violenza. Rischiamo di scivolare verso la disgregazione della nostra società civile“, ha dichiarato preoccupato il ministro.

Ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara
Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara

La violenza dilaga tra i più giovani e ormai una soluzione al fenomeno sembra più che necessaria. “Il disegno di legge sulla condotta va approvato al più presto – sottolinea infatti il ministro – chi sbaglia va sanzionato e messo di fronte alle sue responsabilità. Basta giustificare bulli o violenti“.

Le parole di Valditara, poi, vertono sul ruolo delle famiglie, fondamentali nel percorso per la buona riuscita dei provvedimenti messi in atto: “È necessario un patto tra famiglie e scuola, i genitori sono indispensabili ai fini della rivoluzione culturale. I genitori devono essere solidali con gli insegnanti e mai antagonisti, sapendo dire no ai propri figli. Questo per il bene della collettività e dei giovani“.

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