Parma, il Riesame di Chiara Petrolini: “Estremamente lucida e senza scrupoli”

La Procura di Parma ha rilasciato le motivazioni del Riesame sul carcere per la 21enne indagata per omicidio volontario e occultamento di cadavere

Redazione
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Estrema lucidità. Inusitata freddezza esecutiva. Sconcertante assenza di scrupoli o remore“, inizia così la descrizione della condotta della 21enne Chiara Petrolini, per il Riesame che ha disposto il carcere, non esecutivo fino alla Cassazione. “Apparente mancanza di qualunque ripensamento,- continua la Procura di Parma – oltre che di sfrontatezza. Inaffidabilità totale nelle relazioni personali anche più intime. Eccezionali capacità sia di nascondimento dei propri misfatti sia di mistificazione e dissimulazione. Mancanza di partecipazione e di compassione“.

I giudici del Tribunale del Riesame di Bologna avevano disposto la custodia cautelare in carcere per Chiara Petrolini indagata dopo il ritrovamento in giardino di due neonati morti, oltre ad aver presentato appello da parte della Procura sottolineando che il Tribunale “ha accolto l’appello del pm parmense contro l’ordinanza con la quale il gip di Parma aveva disposto gli arresti domiciliari“.

Cosa è successo a Parma

Due neonati morti e sepolti nel giardino di una villetta hanno sconvolto la comunità di Traversetolo, in provincia di Parma, dove si sarebbero svolti i tremendi illeciti. Un ritrovamento macabro e inizialmente inspiegabile che pian piano ha assunto contorni sempre più inquietanti. Una giovane di 22 anni è indagata per aver tolto la vita e nascosto i suoi due figli, partoriti al’insapta dei suoi famigliari e del suo fidanzato e poi uccisi. La giovane, inizialmente indagata e a piede libero, è stata raggiunta nei giorni scorsi dalla misura cautelare degli arresti domiciliari.

L’indiscrezione del ritrovamento di alcune ossa appartenenti ad un neonato sarebbe stata data dalla trasmissione Quarto grado e inizialmente non sarebbe né stata confermata né smentita dalle autorità competenti. La macabra scoperta sarebbe avvenuta nello stesso giardino dove, lo scorso 9 agosto, era stato rinvenuto il corpicino di un neonato deceduto.

Il sindaco di Parma avrebbe espresso sconcerto per quanto accaduto. “Già c’era una notizia complessa e particolare che ha sconvolto l’intera comunità. Se venisse confermata questa seconda notizia il quadro generale si farebbe ancora più tragico e agghiacciante ha infatti dichiarato il primo cittadino a TvParma.

La Procura chiede il carcere per la 22enne indagata

La Procura di Parma avrebbe espresso la richiesta della misura detentiva del carcere per Chiara Petrolini, la 21enne indagata per omicidio volontario e occultamento di cadavere, oltre alla modifica di una delle accuse in “soppressione di cadavere“, in quanto il corpicino sepolto il 7 agosto sarebbe stato nascosto nell’ipotesi di non farlo trovare mai. Queste modifiche sono state comunicate dal procuratore capo di Parma, Alfonso D’Avino, che che ha presentato appello contro  l’ordinanza del gip del 19 settembre scorso.

Per quanto riguarda la misura cautelare, sembrerebbe che il gip abbia ritenuto gli arresti domiciliari, con divieto di comunicare con persone diverse da quelle che convivono con l’indagata, una misura cautelare corretta, poiché per la 22enne si sarebbe trattata della prima esperienza detentiva. Inoltre, i suoi famigliari avrebbero garantito un controllo sulla sua persona, evitando che questa avesse contatti esterni.

Il Procuratore ha però spiegato di non condividere la decisione, in quanto le accuse rivolte alla giovane dovrebbero essere ben più gravi e le pene commisurate a questa gravità. Inoltre la Procura non ritiene i famigliari della giovane adeguati a svolgere attività di controllo, in quanto questi non si sarebbero accorti delle due gravidanze della 22enne.

Le dichiarazioni della madre del fidanzato

La madre del 22enne padre dei due bambini morti, secondo quanto dimostrato dall’esame del Dna, si è dichiarata sconvolta dalla faccenda sin dal primo giorno. La donna avrebbe infatti sostenuto di non sapere nulla delle due gravidanza ma che, nel caso in cui la 22enne avesse cercato il suo aiuto, avrebbe potuto prendersi cura lei dei suoi nipoti. Oggi, venuta a sapere dell’arresto di sua nuora, ha dichiarato: “Finalmente, è l’unico commento che posso fare“.

Parma, cosa sappiamo sui ritrovamenti

Il corpicino ritrovato il 9 agosto apparterrebbe ad un neonato partorito da una 22enne di Parma, che avrebbe nascosto la sua gravidanza ai famigliari, agli amici e anche al papà del bambino. Avrebbe partorito in solitudine, senza aiuto medico e soprattutto senza far sapere a nessuno specialista della sua condizione. Cosa sia successo dopo il parto non è ancora stato chiarito.

Secondo una prima ricostruzione, la giovane si sarebbe indotta il parto due giorni prima di partire con la famiglia per una vacanza oltreoceano, in totale segretezza. Non è chiaro come la giovane sia riuscita a nascondere la gravidanza, ma una fonte avrebbe sostenuto che la giovane mangiasse meno, forse proprio per nascondere il pancione. La madre del papà del bambino si è detta scioccata dalla notizia, sostenendo che se avesse saputo della gravidanza, si sarebbe candidata per prendersi cura del piccolo. La giovane, per quanto accaduto, potrebbe essere accusata di omicidio premeditato e occultamento di cadavere.

Parma, il ritrovamento del 9 agosto

Lo scorso 9 agosto è stato rinvenuto il cadavere di un neonato, maschio, che avrebbe respirato dopo la nascita e sarebbe deceduto dopo il parto. Le cause del decesso non sono state chiarite ma sembrerebbe che i genitori del piccolo siano stati individuati grazie all’esame del Dna. Si tratterebbe di una 22enne del luogo, descritta come una studentessa normale e senza particolari problemi e di un coetaneo della giovane. Sembrerebbe che la famiglia si sia rivolta ad un avvocato ma sulla questione c’è la massima riservatezza.

Nei giorni scorsi, quindi, gli investigatori sarebbero tornati nella villetta ed avrebbero compiuto la macabra scoperta, per ora non confermata. Secondo alcuni presunti testimoni, sembrerebbe che le ossa rinvenute possano appartenere ad un infante. “Ci auguriamo che gli inquirenti che stanno lavorando a questo caso possano fare chiarezza quanto prima” ha dichiarato il sindaco, sostenendo che la comunità non si è fatta un’idea chiara della questione e che “è una cosa talmente grossa che è difficile da commentare. Tante persone sono rimaste come il sottoscritto senza parole“.

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