Il Te Deum di Papa Francesco: “Roma oltre che bella diventi più vivibile”

Il Pontefice ha rimproverato la città di Roma durante il discorso tradizionale di fine anno: Capitale poco vivibile, accogliente e inclusiva

Redazione
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Sta per terminare questo 2023 e, come da tradizione Papa Francesco ha recitato il tradizionale discorso per il Te Deum, l’inno di ringraziamento a conclusione dell’anno. Dopo i primi Vespri della solennità di Maria Santissima Madre di Dio il pontefice nella Basilica di San Pietro ha voluto spendere qualche parola su Roma e sulla sua vivibilità e accoglienza che, anno dopo anno, vanno peggiorando. Da non sottovalutare poi il decoro della città e dei cittadini della Capitale in vista del il Giubileo: “Stiamo operando, ciascuno nel proprio ambito, affinché questa città sia segno di speranza per chi vi abita e per quanti la visitano?” si è domandato il Papa.

Papa Francesco: “Roma possa diventare una città più vivibile e accogliente”

Secondo il Papa, Roma non è proprio prontissima per affrontare il Giubileo e men che meno l’Anno Santo che verrà se qualcosa non cambierà con il nuovo anno nella Capitale: “Tutti sappiamo che da tempo è in atto l’organizzazione del Giubileo. Ma comprendiamo bene che, nella prospettiva che qui assumiamo, non si tratta principalmente di questo; si tratta piuttosto della testimonianza della comunità ecclesiale e civile; testimonianza che, più che negli eventi, consiste nello stile di vita, nella qualità etica e spirituale della convivenza. E allora la domanda si può formulare così: stiamo operando, ciascuno nel proprio ambito, affinché questa città sia segno di speranza per chi vi abita e per quanti la visitano?“, domanda il Papa.

Papa Francesco: “Roma sia più inclusiva”

Ma non solo, il pontefice è preoccupato sulla buona accoglienza nelle visite alla Basilica di San Pietro e sulla mancanza di inclusività per gli anziani: “Vedere che, nell’abbraccio del Colonnato, si muovono liberamente e serenamente persone di ogni nazionalità, cultura e religione, è un’esperienza che infonde speranza; ma è importante che essa sia confermata da una buona accoglienza nella visita alla Basilica, come pure nei servizi di informazione“.

Il fascino del centro storico di Roma è perenne e universale; ma bisogna che possano goderlo anche le persone anziane o con qualche disabilità motoria; e occorre che a Roma corrispondano il semplice decoro e la normale funzionalità nei luoghi e nelle situazioni della vita ordinaria, feriale. Una città più vivibile per i suoi cittadini è anche più accogliente per tutti“, ha concluso il pontefice.

Dopo le parole, un po’ di rimprovero, spese nei confronti della capitale, Papa Francesco si è diretto in piazza San Pietro per visitare di persona il presepe allestito per le feste. Prima ha salutato e benedetto i tanti fedeli e poi ha pregato davanti a Gesù Bambino. Per concludere, sulla sua sedia a rotelle, si concesso pochi momenti per ascoltare la banda della Guardia Svizzera.

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