Papa Francesco: la quarta enciclica dedicata all’importanza di ritrovare il cuore

Nell'enciclica Dilexit nos Papa Francesco descrive come la società moderna si sia allontanata dal cuore, ovvero da quello che è il centro di ognuno di noi. Quindi sottolinea che per migliorare le cose è necessario tornare a riscoprire il cuore

Redazione
5 Min di lettura

Papa Francesco ha emanato oggi la quarta enciclica del suo Pontificato, la Dilexit nos (“Ci ha amati”), dedicata all’“amore umano e divino del Cuore di Gesù Cristo”. L’enciclica sarebbe un documento emanato dal Papa contenente informazioni importanti destinate principalmente a coloro che processano la fede cattolica nel mondo, per trasmettere loro insegnamenti e orientamenti. Se il Papa utilizza l’enciclica per trasmettere un messaggio, significa che lo ritiene davvero importante.

Papa Francesco
Papa Francesco

La quarta enciclica di Papa Francesco: il cuore

La quarta enciclica del Pontefice consiste in un documento di quaranta pagine più sei di note, divise in cinque i capitoli e 220 paragrafi, con il testo originale scritto in spagnolo. Il messaggio si concentra in particolare sul cuore: “In questo mondo liquido è necessario parlare nuovamente del cuore; mirare lì dove ogni persona di ogni categoria e condizione fa la sua sintesi; lì dove le persone concrete hanno la fonte e la radice di tutte le altre loro forze, convinzioni, passioni, scelte”.

Il Pontefice critica la società moderna proprio perché oggi “manca il cuore”. Siamo infatti dei “consumatori seriali che vivono alla giornata e dominati dai ritmi e dai rumori della tecnologia”, senza curarci minimamente degli importanti processi interiori. In questo contesto gli uomini rischiano di perdere il centro di sé stessi, che sarebbe proprio il cuore. Ribadisce che oggi siamo impegnati a vivere una vita così superficiale, frenetica e senza un senso, e siamo “schiavi degli ingranaggi di un mercato a cui non interessa il senso della nostra esistenza”. Allora è necessario più che mai un passo indietro per “recuperare l’importanza del cuore”.

La soluzione a tutto questo per Papa Francesco è smettere di “cercare soddisfazioni superficiali e di recitare una parte davanti agli altri”. Dovremmo invece iniziare a porci delle domande più serie e utili alla nostra esistenza, come: “chi sono veramente, che cosa cerco, che senso voglio che abbiano la mia vita, le mie scelte o le mie azioni, perché e per quale scopo sono in questo mondo, come valuterò la mia esistenza quando arriverà alla fine, che significato vorrei che avesse tutto ciò che vivo, chi voglio essere davanti agli altri, chi sono davanti a Dio”. E queste domande portano necessariamente alla riscoperta del cuore.

In quest’epoca in cui l’umanità sta per essere dominata dall’Intelligenza Artificiale, l’unica soluzione di salvezza per il Pontefice è la poesia e l’amore. Porta quindi degli esempi di umanità che ogni umano conserva nel cuore, che per lui “non potranno mai stare tra gli algoritmi”, perché “si appoggiano sulla tenerezza che si conserva nei ricordi del cuore”. Quindi per Bergoglio “si potrebbe dire che, in ultima analisi, io sono il mio cuore, perché esso è ciò che mi distingue, mi configura nella mia identità spirituale e mi mette in comunione con le altre persone”. Se l’algoritmo dimostra che i nostri pensieri e le decisioni possono essere previsti, è il cuore che fa la differenza.

Quindi, di nuovo, è necessario nel contesto attuale che l’uomo riscopra il cuore, perché “rende possibile qualsiasi legame autentico”. Una relazione senza cuore non riesce a superare l’individualismo. “L’anti-cuore è una società sempre più dominata dal narcisismo e dall’autoreferenzialità” dichiara Bergoglio, che spiega come alla fine si perde il desiderio, perché l’altro scompare e ci si perde in sé stessi, portando all’incapacità di avere relazioni sane e di accogliere Dio. Conclude quindi che l’amore di Cristo è estraneo a tutto questo e è l’unico mezzo per poterci liberare da tutto ciò. “Egli è in grado di dare un cuore a questa terra e di reinventare l’amore laddove pensiamo che la capacità di amare sia morta per sempre”.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo