Papa Francesco, Parolin allontana i dubbi: “Tornerà a governare, ma forse non come prima”

Per ora, ciò che sembra certo è il Santo Padre dovrà rimanere a riposo, per cercare di recuperare le forze e soprattutto evitare pericolose ricadute della malattia. "Il Papa è a Santa Marta, il Papa riposa, non vede nessuno, a mia conoscenza in questo momento non ha udienze, non riceve", ha infatti spiegato il Cardinale

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Papa Francesco è stato dimesso lo scorso 23 marzo, dopo una degenza durata più di un mese al Policlinico Gemelli di Roma a causa di una grave polmonite bilaterale che ha debilitato enormemente il Santo Padre. Per ben due volte il Pontefice ha rischiato di morire, a causa di improvvisi aggravamenti nelle sue condizioni e per violenti episodi di crisi respiratorie. A 88 anni, il Papa è riuscito a sconfiggere l’infezione e a tornare in Vaticano ancora nelle sue vesti di Santo Padre.

Ora, però, cresce sempre di più il dubbio sul suo futuro. Sarà ancora in grado di esercitare le sue funzioni come in passato? A questa domanda ha cercato di rispondere il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, che, ai giornalisti che gli chiedevano della salute di Papa Francesco, ha dichiarato che il Pontefice “tornerà a governare la Chiesa“, per poi aggiungere: “Forse non lo farà come prima, ma comunque sarà in grado di farlo“.

Parole che sembrano rassicurare e preoccupare insieme. Al momento, infatti, non sono chiari quali saranno i cambiamenti che accompagneranno il Papa nel resto del suo mandato. Per ora, ciò che sembra certo è il Santo Padre dovrà rimanere a riposo, per cercare di recuperare le forze e soprattutto evitare pericolose ricadute della malattia. “Il Papa è a Santa Marta, il Papa riposa, non vede nessuno, a mia conoscenza in questo momento non ha udienze, non riceve“, ha spiegato il Cardinale, annunciando che adesso è il momento che il Pontefice pensi alla sua salute e si riprenda con la gradualità che è necessaria.

Papa Francesco, i dubbi sulla Santa Pasqua

A creare ulteriori dubbi è poi la vicinanza delle dimissioni del Papa con l’arrivo delle festività pasquali, ovvero un periodo che per il Vaticano e la Chiesa in generale si riempie di appuntamenti imprescindibili. Ad oggi, il Vaticano ha reso noto il calendario delle celebrazioni liturgiche della Settimana Santa e dell’ottava di Pasqua, dal 13 aprile, Domenica delle Palme, al 27 aprile, canonizzazione di Carlo Acutis, passando per il 20 aprile, giorno di Pasqua, senza però indicare né la presenza del Papa né i nomi degli eventuali delegati che potrebbero sostituirlo.

Il mistero quindi non è stato ancora risolto. Il problema maggiore, però, riguarderebbe la canonizzazione di Carlo Acutis, che non potrebbe essere celebrata senza la presenza del Pontefice. Un fatto simile non si sarebbe mai verificato prima e, secondo fonti vaticane esperte di diritto canonico, per il tipo di celebrazione, in qualche modo il Papa dovrebbe comunque esserci.

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