Papa accoglie Abu Mazen ed esorta alla pace: “Serve diplomazia per soluzione due Stati”

Abu Mazen, dopo l'incontro con il Papa, ha continuato la sua visita con il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, accompagnato dal Monsignor Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati

Redazione
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L’incontro tra Papa Francesco e Abu Mazen, presidente dello Stato della Palestina, si è incentrato sulla guerra che ormai da più di un anno affligge Gaza e i territori circostanti. Un vertice di circa mezz’ora, iniziato con lo scambio dei regali e poi sulle riflessioni sulle tragedie che quotidianamente si verificano in quella che cattolici, ebrei e musulmani considerano Terra Santa. Il punto cruciale dell’incontro, come sottolineato dal comunicato rilasciato oggi dalla Sala stampa vaticana, ha riguardato l’esortazione del Pontefice al raggiungimento di “una soluzione per i due Stati solo attraverso il dialogo e la diplomazia“, così da assicurare a Gerusalemme di diventare un luogo d’incontro e amicizia tra le tre grandi religioni monoteiste.

Abu Mazen, dopo l’incontro con il Papa, ha continuato la sua visita con il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, accompagnato dal Monsignor Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati. I temi discussi, in tutti gli incontri, hanno quindi riguardato la grave situazione umanitaria a Gaza, l’auspicio per un cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi.

Papa Francesco
Papa Francesco

Abu Mazen ha ringraziato Papa Francesco “per le sue posizioni a sostegno del raggiungimento di una pace giusta in Palestina sulla base della soluzione dei due Stati, del cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, dell’ingresso di aiuti nella Striscia e della fornitura di ospedali, scuole e luoghi di culto possano godere di tutta la protezione necessaria“, come riferito dall’agenzia di stampa palestinese Wafa.

Nel corso dell’incontro con il Presidente palestinese, il Santo Padre avrebbe più volte ribadito la necessità di un cessate il fuoco immediato in Palestina e della liberazione degli ostaggi, al fine di cercare di trovare un accordo di pace che possa rivelarsi realmente duraturo. In questo senso, la Santa Sede ha ribadito l’importanza del Giubileo, in partenza tra poche settimane, con l’obiettivo di renderlo la ricorrenza per il “ritorno dei pellegrini in Terra Santa, tanto desiderosa di pace“.

Abu Mazen a Papa Francesco: “A Gaza serve cessate il fuoco immediato

Il Presidente palestinese ha poi voluto sottolineare come le festività del Natale debbano e possano trasformarsi in un momento in cui prestare attenzione alla sofferenza del popolo palestinese “che anela la pace, la giustizia, la liberazione dall’occupazione e la realizzazione di uno Stato indipendente con Gerusalemme Est come capitale“. Inoltre, il Presidente ha ricordato ed evidenziato “la profondità delle relazioni storiche tra lo Stato della Palestina e la Santa sede e il costante impegno per rafforzarle nel quadro del memorandum d’intesa firmato nel 2017“.

Il presidente dell'Anp Abu Mazen
Il presidente dell’Anp Abu Mazen

Abu Mazen ha inoltre messo in luce l’importanza del mantenere e preservare “la libertà di culto e la libertà di accesso ai luoghi santi“, oltre all’identità e al carattere culturale della città di Gerusalemme. Nello specifico, il presidente ha tenuto aggiornato il papa sulle ultime novità del conflitto, in particolare per quello che riguarda l’escalation in Cisgiordania, riguardante anche la città di Geruslamme Est.

Abu Mazen avrebbe parlato dei continui crimini dei coloni terroristi contro il nostro popolo indifeso, delle uccisioni e delle incursioni nelle città, nei villaggi, nei paesi e nei campi palestinesi“, ponendo poi una particolare attenzione sulle “violazioni della sacralità dei luoghi santi“, che continuerebbero a verificarsi dall’inizio della guerra.

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