Palermo, naufragio Bayesian: gli esami sulle vittime

Si ipotizza che dietro il naufragio di Palermo possa esservi una catena di responsabilità. Oltre al comandante, sono indagati anche il marinaio in plancia e l'ufficiale di macchina

Redazione
12 Min di lettura

Il 19 agosto una barca a vela partita dal porto di Porticello, a Palermo, si è trovata nel mezzo di una potente tromba d’aria che si stava abbattendo sulla zona e a causa del forte vento da essa scaturito è affondata rapidamente. A bordo dell’imbarcazione, grande circa 56 metri, erano presenti 22 persone, tra cui un bambino di un anno. Una volta scattato l’allarme, l’intervento dei soccorritori è stato immediato.

Le motovedette della Guardia Costiera hanno tratto in salvo 15 persone, tra cui il neonato e la sua mamma, entrambi portati in ospedale. La donna presenterebbe ferite superficiali, mentre il piccolo sembrerebbe illeso ma, per evitare ulteriori tragedie, è stato ricoverato all’ospedale dei bambini di Palermo, dove è in questo momento sottoposto ad esami specifici. Inizialmente il bilancio era di sette dispersi. I soccorritori stanno scandagliando l’area interessata alla ricerca di sopravvissuti. I sommozzatori dei vigili del fuoco sono al lavoro per raggiungere il relitto della barca a vela, che si trova a 49 metri di profondità. Sono utilizzati anche degli elicotteri per le ricerche.

Palermo, barca a vela affondata
Palermo, barca a vela affondata Bayesian

Dopo alcune ore è stato ritrovato un corpo, appartenente a Ricardo Tomas, il cuoco dell’imbarcazione. La salma è stata recuperata dai sommozzatori che stanno lavorando intorno al relitto. Nella notte le ricerche si sono fermate a causa delle problematiche legate al buio, ma nella mattinata sono riprese senza ostacoli. Le ricerche dei corpi dei dispersi, completate il 24 agosto, sono state complesse poiché questi si trovavano sotto coperta e lo scafo dell’imbarcazione risultava integro. A causa, inoltre, di numerosi suppellettili presenti, l‘entrata dei sommozzatori nello yacht non è stata semplice.

Palermo: gli esami

I consulenti della Procura di Termini Imerese hanno iniziato gli esami nel pomeriggio con le Tac sulle salme delle sette vittime. Il pool coordinato da Antonina Argo, docente di Medicina legale, effettuerà gli esami nel proprio istituto del Policlinico di Palermo. Da lunedì, poi, si svolgeranno le autopsie: i primi a essere esaminati saranno i corpi di Jonathan Bloomer e della moglie Judith Elizabeth Bloomer; il giorno successivo, martedì, le salme dei coniugi Morvillo, l’avvocato Cristopher e la moglie Neda; mercoledì le autopsie saranno effettuate sui resti di Mike Lynch e della figlia diciottenne Hannah; infine, giovedì ci sarà l’autopsia sul cuoco di bordo, Recaldo Thomas.

I tre indagati

Oggi 28 agosto si apprende che gli iscritti al registro degli indagati per il naufragio sono tre. Oltre al comandante Cutfield, anche il marinaio in plancia Matthew Griffiths e l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton.

Griffiths è un ragazzo 22enne britannico, che era in turno in plancia al momento della tragedia e avrebbe dovuto segnalare l’arrivo della tempesta che ha provocato il naufragio. Mentre l’ufficiale pare non aver attivato i sistemi di sicurezza deputati a chiudere i portelloni dell’imbarcazione, fatto che ha causato l’allagamento della sala macchine provocando un black out e poi dell’intero veliero. Gli indagati rispondono di omicidio colposo plurimo e naufragio colposo. Cutfield ieri 27 agosto davanti ai pm non ha risposto alle domande, avvalendosi della facoltà di non rispondere.

Le indagini sui componenti dell’equipaggio

La Procura di Termini Imerese starebbe considerando la possibilità di indagare altri componenti dell’equipaggio del Bayesian, così che questi possano nominare consulenti e periti per partecipare agli atti irripetibili, come le autopsie delle sette vittime. I pm infatti sono al lavoro per comprendere se dietro la tragedia del Bayesian possano esserci delle responsabilità riconducibili ad un errore umano. Al centro della questione vi sarebbero il primo ufficiale Tijs Koopman, insieme ad altri membri di alto rango dell’equipaggio.

Sarebbero escluse dall’inchiesta le tre hostess di bordo, che presto potrebbero lasciare il resort Domina-Zagarella di Santa Flavia, in cui si trovano insieme agli altri sopravvissuti dal giorno della tragedia.

Indagato il comandante

Domenica 25 agosto il comandante neozelandese del Bayesian James Cutfield, 50 anni, è stato interrogato per 2 ore dai magistrati della procura di Termini Imerese ed è risultato ufficialmente un indagato per naufragio e omicidio plurimo colposi. L’iscrizione al registro degli indagati, che per ora riporta solo il suo nome, è propedeutica al conferimento degli incarichi della procura per le autopsie, le quali verranno eseguite dai medici dell’istituto di medicina legale del Policlinico. Gli esperti sono convinti che, anche in presenza di condizioni meteo estreme, il Bayesian non sarebbe dovuto affondare. Quindi si punta sulla catena di errori umani che, insieme alla tromba d’aria, avrebbe fatto naufragare il Bayesian. 

Palermo: disposte autopsie

superstiti del naufragio del veliero britannico Bayesian a Porticello (Palermo), che ieri pomeriggio hanno lasciato l’hotel Domina Zagarella dove sono stati ospiti dal giorno della tragedia, avrebbero già lasciato l’Italia a bordo di un jet privato. Restano, invece, in albergo, almeno per il momento, i 9 componenti dell’equipaggio superstiti. Tra loro c’è anche il capitano del veliero James Catfield di 51 anni.

Massimo martedì saranno disposti dalla Procura di Termini Imerese, gli incarichi per eseguire le autopsie sui corpi delle sette vittime del naufragio. Gli esami saranno eseguiti dai medici dell’istituto legale del Policlinico di Palermo sui corpi dell’imprenditore britannico e proprietario dello yacht Mike Lynch e la figlia 18enne Hannah, Jonathan Bloomer, il presidente della Morgan Stanley International, della moglie Anne Elizabeth, del legale Chris Morvillo e della moglie Nada e dello chef Thomas Recaldo.

Palermo: aperta indagine

Il procuratore capo Ambrogio Cartosio ha riferito che è stato aperto un fascicolo a carico di ignoti con l’ipotesi d’accusa di naufragio colposo e omicidio colposo. “In questi giorni mi sono trincerato nel silenzio, non ho risposto alle domande rivolte dai giornalisti, ma l’ho fatto semplicemente perché è giusto che si sappia che in Italia non è consentito fare diversamente, perché il decreto 106 del 2006 vieta al procuratore della Repubblica di fare dichiarazioni se non in occasioni particolari”.

Si possono utilizzare solo il comunicato stampa e la conferenza stampa. La legge crea ostacoli notevoli all’attività della libera informazione, ma credo che tutti i cittadini, anche i magistrati, sono tenuti a rispettare le leggi anche quando non piacciono, ecco perché non ho potuto dire nulla. Spero ci sia comprensione“, ha poi proseguito.

Bayesan: i 7 corpi recuperati

Dopo alcune ore dal naufragio è stato ritrovato il primo corpo, appartenente a Ricardo Tomas. il cuoco dell’imbarcazione. Solo nei giorni successivi sono stati recuperati gli altri corpi. Nel pomeriggio di mercoledì 21 agosto, i sommozzatori sono riusciti ad individuare i corpi di cinque dei sei dispersi.

Di questi, solo quattro sono stati estratti e portati sulla terra ferma. Si tratta di Jonathan Bloomer, presidente della Morgan Stanley International, di sua moglie Anne Elizabeth, dell’avvocato Chris Morvillo e di sua moglie Nada. Il quinto cadavere ancora presente nel Bayesan è stato recuperato il 22 agosto. Si tratta del corpo di Mike Lynch, proprietario dello yacht affondato. Il 24 agosto è stato trovato il corpo di Hannah Lynch, figlia minore del magnate Mike Lynch.

L’ipotesi dei portelloni aperti

Si continua intanto ad indagare sui motivi che potrebbero aver causato il naufragio nelle acque di Palermo. I sommozzatori sono stati attirati da un dettaglio particolare: il veliero si trovava in rada, ovvero in un’ampia insenatura della costa del mare dove ripararsi da vento e correnti. Inoltre, la deriva mobile, cioè l’ala che si trova nella parte più bassa dello scafo, era alzata e questo avrebbe potuto favorire l’inabissamento dello yacht.

Secondo il Daily Mail, invece, il Bayesan sarebbe affondato perché i portelloni sarebbero stati lasciati aperti e quindi lo yacht avrebbe imbarcato ingenti quantità di acqua, che avrebbero riempito completamente lo scafo. Le risposte potrebbero arrivare grazie alle ispezioni del Rov (Remotely Operated Vehicle), che verrà immerso e raccoglierà le immagini dell’imbarcazione.

I superstiti: “Il naufragio in 3-5 minuti

I quindici superstiti del naufragio del Bayesaan sono ospiti nel resort Domina Zagarella di Santa Flavia, in un contesto blindato, protetti dall’unità di gestione crisi attivata dalla società armatrice. In questo stesso resort si sono svolti gli interrogatori dei pm di Termini Imerese che stanno indagando sulla tragedia, per comprendere se vi siano errori umani e quindi responsabilità da tenere in considerazione.

I colloqui sono protetti e l’unica notizia trapelata proviene da un responsabile della centrale operativa del 118 che ha prestato le prime cure ai 15 sopravvissuti. Questi avrebbero raccontato di una profondaoscurità” che li avrebbe sorpresi durante il naufragio e poi di un momento, durato dai 3 ai 5 minuti, da quando la barca è stata sollevata dalle onde per poi inabissarsi.

I quindi sopravvissuti sono nove membri dell’equipaggio e sei passeggeri. Tra questi figurano il comandante neozelandese James Calfield, le hostess Kaja Chichen dalla Germania, Leo Eppel e Leah Randall dal Sudafrica, la famiglia inglese di James Emsilie, Charlotte Golunky e la piccola Sophia, l’inglese Angela Bacares, moglie del magate Mike Lynch, l’irlandese Sasha Murray, il francese Matthew Griffith, gli inglesi Ayla Ronald, Parker Eaton e Matthew Fletcher, l’olandese Koopmans Tus e Myn Htun Kyaw dal Myanmar.

Palermo, chi sono le 22 persone coinvolte nella tragedia

L’imbarcazione affondata, dal nome “Bayesan“, batte bandiera inglese e a bordo ospitava 22 persone di varie nazionalità. I sopravvissuti, infatti, sono cittadini inglesi, neozelandesi, irlandesi e dello Sri Lanka. Tra i dispersi invece vi sarebbero quattro britannici, un canadese e due americani. Sarebbero tutti ospiti della barca, tranne un cuoco che faceva parte dell’equipaggio della barca a vela.

Nelle prossime ora dovrà essere sentito il capitano della “Bayesan” per comprendere se vi siano responsabilità di qualche tipo su quanto avvenuto. Per il momento l’uomo è profondamente provato da quanto accaduto e per questo non è possibile raccogliere la sua testimonianza.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo