Palermo, arrestato ex consigliere di FdI Mimmo Russo per voto di scambio

Redazione
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L’ex consigliere comunale di Palermo di Fratelli d’Italia, Mimmo Russo, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di concorso esterno in associazione mafioso, voto di scambio politico-mafioso, concorso in estorsione aggravata e concorso in corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio.

Palermo: l’arresto di Mimmo Russo

Coordinata dalla Dda di Palermo guidata dal procuratore Maurizio de Lucia, l’inchiesta ha portato alla luce una decina di pentiti che hanno accusato Mimmo Russo. Ex mafiosi hanno rilasciato pesanti dichiarazioni: dallo Zen, dove Russo avrebbe stretto un patto elettorale col boss Sandro Diele, al Borgo Vecchio dove l’ex consigliere comunale, secondo i collaboratori, vantava rapporti con Salvatore Cucuzza. I pentiti raccontano che Russo pagava a Cosa nostra le preferenze con denaro, buoni di benzina, posti di lavoro.

Di Russo afferma: “Tutto il Borgo dava i voti a Mimmo Russo perché lui prometteva i posti di lavoro“. Salvatore Giordano dello Zen riferisce che il candidato si era offerto di pagare la festa del quartiere in cambio dell’appoggio elettorale: “E un politico che fa avere posti di lavoro, promette posti di lavoro“, ha spiegato. Francesco Chiarello rivela che l’ex consigliere comunale metteva a disposizione dei mafiosi per l’ affidamento in prova alternativo al carcere il suo Caf: “Lui dava un tot di soldi oppure di buoni benzina e loro li dividevano a qualche persone per fargli dare il voto“.

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