Obesità, un nuovo approccio per affrontare il problema nei bambini

Uno studio condotto su 1771 bambini di 48 scuole elementari ha esaminato la gestione delle emozioni, le abitudini sane e lo stile di vita

Redazione
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L’Italia è famosa in tutto il mondo anche per la buona cucina. Ogni regione italiana ha le sue particolarità culinarie che la rendono unica. Purtroppo, un grande deterrente nel lasciarsi andare alla golosità è anche la questione estetica, e i peccati di gola associati alla sedentarietà possono diventare un problema e sfociare nell’obesità. A fare la differenza è una cultura collegata al cibo e a un sano stile di vita, che parte fin dall’infanzia. A confermare ciò è uno studio spagnolo condotto dal Centro Nacional de Investigaciones Cardiovasculares (CNIC) insieme alla Fundación SHE, supportata dalla Fondazione “la Caixa”, e pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology.

Lo studio

Lo studio è stato svolto su un campione di 1771 bambini e bambine di 48 scuole elementari di Madrid. Le scuole sono state divise in 4 gruppi, e 12 scuole hanno condotto un intervento di promozione della salute per gli studenti delle elementari. Sono stati esaminati la gestione delle emozioni, l’adozione di sane abitudini alimentari, uno stile di vita attivo e la conoscenza del proprio corpo e del cuore, attraverso un programma denominato “SI! Program-Comprehensive Health”. I risultati della ricerca sono chiari e mostrano come prevenire il problema dell’obesità in età adulta, ritenendo fondamentale un approccio preventivo che inculchi nei bambini delle abitudini salutari.

La durata dell’intervento

La durata dell’intervento variava per ogni gruppo. Due gruppi hanno seguito il programma per 3 anni, uno nei primi 3 anni e l’altro negli ultimi 3 anni. Un quarto gruppo non ha seguito alcun programma. Le misurazioni sui bambini hanno rilevato le condizioni cardiovascolari e i risultati relativi all’obesità e all’accumulo di grasso corporeo. La raccolta dei dati sullo stato dei bambini è avvenuta in 3 fasi: all’inizio dello studio, alla fine del terzo anno e alla fine del sesto anno.

Uno studio che lascia ben sperare

I risultati delle indagini dimostrano che i bambini sottoposti all’intervento durante i primi 3 anni hanno avuto un aumento di peso minore, un indice di massa grassa contenuto e un accumulo di grasso corporeo inferiore rispetto agli altri gruppi. Questo studio lascia ben sperare per prevenire un fenomeno diffuso in Spagna, l’eccesso di peso nei bambini. La scuola è un ambiente importante che può avere un impatto positivo sulla promozione della salute, sostiene Rodrigo Fernandez-Jimenez, Responsabile del laboratorio di salute cardiovascolare e imaging del CNIC. Conclude dicendo che gli interventi sui bambini saranno benefici su larga scala per migliorare la salute dei minori, soprattutto quando sono privi di effetti collaterali.

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