Nuoro, allevatore spara diversi colpi in consorzio di bonifica: gli avevano staccato l’acqua per la siccità

L'allevatore avrebbe sparato 6 o 7 colpi ad altezza uomo senza però ferire nessuno. La polizia è sulle sue tracce ed ora potrebbe rischiara l'accusa di tentato omicidio

Redazione
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Un allevatore e consigliere comunale della città di Nuoro è stato punito con la sospensione dei servizi idrici dopo essere stato sorpreso ad annaffiare i campi dagli operai del Consorzio di bonifica della Sardegna. La siccità nella Regione è un problema ogni giorno più grave che sta lasciando dietro di sé una scia di rabbia e disperazione, soprattutto per chi senza acqua è impossibile lavorare.

A quanto sembra, l’allevatore colpito dalla sospensione dei servizi idrici non avrebbe rispettato il divieto imposto circa 15 giorni fa dal sindaco di Nuoro. L’uomo, però, non si sarebbe arreso alla decisione e ieri mattina si sarebbe recato armato di pistola negli uffici del Consorzio, subito dopo aver telefonato per minacciare gli operatori nel tentativo di farsi ripristinare la fornitura d’acqua.

Alla risposta negativa degli operatori, l’allevatore, il cui bestiame rischiava di morire di sete, avrebbe sparato 6/7 colpi di pistola ad altezza uomo, senza però ferire nessuno. Subito dopo l’aggressione sarebbe fuggito ed è ora ricercato dalla polizia. Rischia di essere accusato di tentato omicidio.

Nuoro, le parole del presidente del Consorzio di bonifica

Non capisco perché abbia avuto questa reazione” ha dichiarato all’Agi Ambrogio Guiso, presidente del Consorzio di bonifica, per poi spiegare che in queste situazioni, nonostante l’ingente emergenza siccità, il Consorzio cerca sempre di andare incontro alle necessità di allevatori e agricoltori.

Sappiamo bene che la situazione è d’emergenza totale, perché in Baronia non piove da mesi e la cabina di regia regionale ha dovuto decidere la chiusura totale dell’irrigazione in pieno campo, e anche di prati e giardini – ha continuato Guiso – Il punto è che nella diga di Maccheronis, che serve il distretto irriguo, ci sono appena 8 milioni di metri cubi d’acqua, il 30% della capienza. Coi consumi stimati di 50 mila metri cubi al giorno arriviamo al massimo sino ai primi di agosto“.

Per questo motivo l’allevatore di Nuoro sarebbe stato punito con l’interruzione della fornitura d’acqua, per evitare che la siccità in Sardegna si aggravi ancora di più. “Siamo consapevoli del grandissimo disagio che stanno vivendo le aziende agricole servite dalle infrastrutture irrigue del distretto del Posada, che purtroppo devono attenersi al divieto di irrigazione, ma è una situazione che non possiamo gestire in altro modo” ha ribadito il presidente del Consorzio di Bonifica, invitando tutti alla calma e alla collaborazione attiva“.

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