Nozze tra Ita e Lufthansa, cosa sappiamo sulla data dall’acquisto: il toto nomi per il nuovo Cda

L'agenza di stampa tedesca Dpa sostiene che domani dovrebbe svolgersi la prima tranche di acquisto di Ita Airways, che prevede l'annessione in Lufthansa del 41% delle sue quote, per un valore di 325 milioni di euro

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Il matrimonio più atteso dell’anno, quello tra le compagnie aeree Ita Airways e Lufthansa, potrebbe svolgersi domani, in gran segreto. Lo riporta l’agenza di stampa tedesca Dpa, anche se i due diretti interessati non hanno in alcun modo confermato la possibilità, evitando però anche di negarla. Resta quindi una grande attesa, per comprendere se il lungo procedimento di acquisto di Ita da parte della compagnia aerea tedesca possa finalmente concludersi.

In realtà, nel caso in cui dovesse realmente avvenire, domani sarebbe previsto solamente l’acquisto del 41% delle quote di Ita, per un valore di ben 325 milioni di euro. La prospettiva di Lufthansa, però, come più volte anticipato, è quella di procedere all’annessione della totalità della compagnia entro il 2029, per un importo complessivo di 829 milioni di euro. Finora, il processo di acquisto è stato piuttosto travagliato. L’accordo è stato infatti siglato circa un anno e mezzo fa, ovvero nel maggio 2023, e da allora a causa di una serie di ostacoli, le due compagnie hanno dovuto più volte rimandare l’annessione.

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Amministratore delegato di Lufthansa

Lo scorso 10 novembre è dunque giunto il via libera definitivo dell’Unione europea e il 29 novembre è giunto anche l’ok dell’Antitrust, che hanno quindi permesso di tirare un sospiro di sollievo alle due aziende. Ora, resta da comprendere quali saranno le prossime mosse di Ita e Lufthansa. A seguito della prima tranche di acquisto, infatti, il nuovo assetto societario sarà deciso tramite l’assemblea degli azionisti, che sarà chiamata a decidere i nomi del nuovo Consiglio di amministrazione di Ita Airways. Questo, infatti, passerà da tre membri a cinque e per il momento il favorito come nuovo amministratore delegato è il capo della strategia di Lufthansa e Ceo di Air Dolomiti, Joerg Eberhart.

Una nuova vita per Ita Airways

I motivi dell’accordo tra Ita Airways e Lufthansa sono molteplici e piuttosto vantaggiosi per entrambe le società. Da un lato, la compagnia tedesca con l’acquisto di Ita allargherà ancora di più la sua sfera di influenza – già composta dai vettori Austrian, Swiss, Eurowings, Brussels Airlines e  Discover – riuscendo anche a raggiungere latitudini più a Sud e a investire in un Paese che ha una forte vocazione turistica. Solo nel 2024, infatti, nell’aeroporto di Roma Fiumicino hanno transitato 50 milioni di persone, mentre a Malpensa sono state più di 28 milioni.

Dall’altro lato, Ita Airways avrà la possibilità di godere delle capacità di Lufthansa, migliorandosi e avendo una nuova prospettiva di mercato. Secondo l’amministratore delegato, Carsten Spohr, infatti, ci vorranno circa due anni prima di concludere il rilancio della compagnia italiana. L’obiettivo è quello di arrivare entro il 2026 con una delle flotte con età media più bassa in Europa.

Gli stop al matrimonio tra le due compagnie

Non sempre, però, è semplice mettere in atto accordi del genere, che rischiano di compromettere il fragilissimo equilibrio della competitività in Europa. La commissione Ue ha quindi vigilato con una certa attenzione, per fare in modo che il matrimonio tra le due compagnie non andasse ad inficiare il benessere degli altri vettori che frequentano gli aeroporti Ue. Nel corso della scorsa primavera, quindi, sono stati numerosi gli stop posti dall’Unione europea all’accordo tra le due compagnie. Nello specifico il timore riguardava la concorrenza sulle rotte a corto e lungo raggio nell’aeroporto di Milano Linate, in cui Lufthansa avrebbe assunto una posizione dominante.

Il problema si è proposto più volte nel corso dei mesi successivi e in ogni caso Ita e Lufthansa hanno mostrato una certa apertura nei confronti delle richieste dell’Ue, dimostrandosi disposti a cercare di risolvere queste problematiche. Quindi, per ottenere il via libera dell’Unione europea e dell’Antitrust, le due compagnie si sono impegnate a cedere slot su tratte a medio e  lungo raggio dagli aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Linate, così che si evitasse il problema della posizione dominante.

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