La Farnesina ha confermato che nel terribile incidente che ieri ha coinvolto un autobus di linea a Lofoten, in Norvegia, non sono presenti cittadini italiani. Le lunghe ore di attesa, fatte di preoccupazione e ansie, si sono concluse e ora non resta che comprendere in che modo sia potuta avvenire una tragedia simile. Il bus stava viaggiando sulla strada E10 nel comune di Hadsel, vicino allo stretto di Raftsundet, quando improvvisamente è sbandato, finendo fuori strada e poi in un lago ghiacciato, nel mezzo della notte artica polare.
Il bilancio è di tre morti e quattro feriti gravi e la popolazione norvegese è ormai sconvolta dall’ennesima tragedia che si è consumata su questo tratto di strada. Già nel 2023, infatti, un altro bus era divenuto protagonista di una tragedia simile, ribaltandosi in prossimità di una curva e provocando in totale 13 feriti. La tragedia di ieri, però, risulta ben più tragica e al momento senza alcuna spiegazione.
Alcuni testimoni, presenti sulla strada al momento dell’incidente, hanno sottolineato le terribili condizioni meteo presenti al momento dell’uscita di strada del bus. Sembrerebbe che stesse piovendo, che il vento fosse piuttosto forte e che in quel momento la strada fosse fortemente trafficata. “Le condizioni della strada erano pessime, il vento soffiava forte e ci siamo dovuti fermare più volte per far passare altre auto“, ha infatti sostenuto Yngvar Gustavsen alla testata Nrk, ricordando gli attimi terribili che hanno preceduto la caduta del bus in acqua.
Norvegia, i soccorsi
Proprio grazie ai numerosi testimoni dell’incidente, i soccorsi sono intervenuti tempestivamente ed hanno liberato numerosi passeggeri rimasti intrappolati nel veicolo. Questo era in parte sommerso dalle acque gelide del lago e circondato da numerosi cittadini, intervenuti per prestare soccorso alle vittime prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Molti di questi sono stati ospitati all’interno delle auto, così che potessero ripararsi dal freddo.
Undici persone sono state portate in ospedale affinché ricevessero le cure adeguate, mentre altre 28 sono state trasportate in un albergo a Svolvaer, a circa 50 km dal luogo dell’incidente e le altre 11 sono state messe in una scuola adibita a unità di crisi nella vicina Stokmarknes. In totale, secondo i media norvegesi, sul bus erano presenti cittadini di almeno otto diverse nazionalità, provenienti, oltre che dalla stessa Norvegia, da India, Cina, Singapore, Malesia, Paesi Bassi, Francia e Sud Sudan. Di questi, almeno 20 erano cittadini cinesi.
