“No alla pasta con il cappuccino”, la polemica per la tutela della cucina italiana

Scatta la polemica contro i turisti e "l'uso improprio" della cucina italiana. L'analisi Coldiretti sul rispetto della tradizione nazionale

Giulia Fuselli
3 Min di lettura

Non c’è tregua per la cucina italiana. Quante volte sentiamo americani, francesi, inglesi dire spropositi a tavola? Ebbene, l’Italia e gli italiani sono arrivati al limite della sopportazione e sono molte le proteste organizzate per promuovere – ovviamente anche con un filo di ironia – la tradizione italiana.

“Non si beve cappuccino con la pasta”: i cartelloni Roma

Singolare protesta a Roma ideata da Nicolas Calia, blogger e creatore della pagina Instagram Visit Sicily, contro le abitudini alimentari dei turisti che infrangono le regole della tradizione della cucina italiana. Sui cartelli si legge: ‘Non si mette la panna nella carbonara‘, oppure ‘ Non si beve il cappuccino con la pasta‘.

Immagine WhatsApp 2023 06 27 ore 15.47.23
Frame del reel di Nicolas Calia

Cucina italiana: l’analisi Coldiretti

Il tema della cucina italiana ormai è diventato virale sui social. I dati di Coldiretti e Notosondaggi rivelano come l’82% degli italiani sostengono la tutela della tradizione culinaria nazionale. Ciò contribuirà positivamente alla difesa e la valorizzazione dell’agricoltura italiana la candidatura della pratica della cucina italiana per l’iscrizione nella Lista rappresentativa dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità dell’Unesco decisa dal Governo su proposta dei ministri dell’Agricoltura e Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e della Cultura Gennaro Sangiuliano.

Il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini sottolinea: “La cucina è diventata la voce principale del budget della vacanza in Italia con oltre un terzo della spesa destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o souvenir enogastronomici in mercati, feste e sagre di Paese. Si tratta di un impatto economico valutato per la sola spesa alimentare in oltre 30 miliardi di euro nel 2023, divisi tra turisti italiani e stranieri che sempre più spesso scelgono il Belpaese come meta delle ferie per i primati a tavola”.

Cucina italiana: la leader mondiale

L’analisi di Coldiretti poi, specifica come la cucina italiana sia riconosciuta come leader mondiale. Inoltre, è il primo produttore Ue di riso, grano duro e vino e di molte verdure e ortaggi tipici della dieta mediterranea come pomodori, melanzane, carciofi, cicoria fresca, indivie, sedano e finocchi. Per quanto riguarda la frutta primeggia in molte produzioni importanti: dalle mele e pere fresche, dalle ciliegie alle uve da tavola, dai kiwi alle nocciole fino alle castagne.

Per la Coldiretti, la candidatura Unesco: “E’ un riconoscimento per il padre della cucina italiana Pellegrino Artusi nato nel 1820 ed autore del primo codice alimentare dell’Italia unita “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” che diede un contributo fondamentale per amalgamare, prima a tavola e poi nella coscienza popolare, le diverse realtà regionali con un comune senso d’appartenenza“.

© Riproduzione riservata

Condividi questo Articolo