La notte della città di Napoli e della sua provincia è stata interrotta all’1:25 dal boato e dalle scosse del terremoto, che hanno nuovamente spaventato e preoccupato. Stavolta, però, sembrava che gli incubi della popolazione napoletana si fossero avverati. Il sisma è stato ben più potente dei precedenti, raggiungendo la magnitudo di 4.4 e dando inizio ad uno sciame sismico che è durato per diverse ore.
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha monitorato l’evolversi della situazione a seguito della prima scossa avvenuta questa notte e si tiene in contatto con il sottosegretario Mantovano, con il il Ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, e con il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano.
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Security cameras capture the moment of an earthquake in Italy.
— RenderNature (@RenderNature) March 13, 2025
The Magnitude 4.4 earthquake struck the epicenter (2 km) of Bagnoli, Napoli, in the Campania region, on Thursday, March 13, 2025, at approximately 1.25 AM. (📹: Fabrizio Masiello)#Terremoto pic.twitter.com/6foPfH4yWM
Al momento non si registrano vittime o danni gravi a edifici o cose. Eppure, questa notte il sisma ha creato qualche danno. I calcinacci dei tetti delle abitazioni sono caduti in strada e sulle auto presenti, mentre a Bagnoli, in provincia di Napoli, una donna è stata estratta viva dai detriti causati dal crollo del controsoffitto della sua abitazione. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha confermato la presenza di 11 persone in ospedale, per la maggior parte colpiti da panico. “La situazione è sotto controllo“, ha chiarito il primo cittadino, ricordando che le scosse di questa notte rientrano nel processo naturale legato al bradisismo.
Manfredi ha però chiarito che al momento non si può escludere che “nei prossimi giorni o nelle prossime ore possano esserci altre scosse di questa entità“. In ogni caso, continuano i monitoraggi della situazione, così da garantire la completa assistenza alla popolazione. In riferimento alle condizioni dell’ex base Nato in cui si sono riversati alcuni cittadini per passare la notte, il sindaco ha chiarito che in circa un’ora sono stati montati dei gazebo e sono giunte le forze dell’ordine.
Napoli, i motivi del terremoto
Sembrerebbe, come riporta all’Ansa Francesca Bianco, direttrice del dipartimento Vulcani dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che il terremoto di questa notte sia legato al ritmo più rapido con cui il suolo si sta sollevando nella zona dei Campi Flegrei.
Di conseguenza “quanto è avvenuto la notte scorsa non è inaspettato, anche se non è possibile stabilire quando arriverà un terremoto né quale intensità avrà“. Sembrerebbe, però, che sia in corso una ulteriore intensificazione della crisi bradisismica che è in corso dal 2023.
Napoli, tensioni tra cittadini e autorità alla base Nato di Bagnoli
Migliaia di persone hanno preso i propri effetti personali e si sono riversate in strada, consapevoli del pericolo vissuto poco prima e soprattutto intimoriti dalla possibilità che in tempi brevi potesse verificarsi una nuova scossa di entità maggiore. Il territorio dei Campi Flegrei e in generale della provincia napoletana convive da secoli con il vulcano sotterraneo che, ciclicamente crea momenti di tensione. La costante consapevolezza di poter perdere tutto a causa di una scossa eccessivamente forte ha indotto la popolazione a chiedere certezze alle autorità e soprattutto a chiedere sostegni per superare questa situazione.
Nella notte, la popolazione ha raggiunto l’area dell’ex base Nato di Bagnoli, predisposta ad ospitare la popolazione in queste situazioni. I cancelli chiusi e il tentativo delle autorità di spiegare che nella notte non era possibile accedere a quegli spazi non hanno comunque convinto la popolazione, che è riuscita a forzare i cancelli per poter trascorrere la notte in auto nelle aree aperte dell’ex base Nato. Le tensioni con le forze dell’ordine presenti non si sono trasformati in veri e propri scontri fisici, ma solamente in un acceso scambio di opinioni.
Napoli, cosa sappiamo del sisma
Il terremoto di questa notte ha avuto un epicentro a due chilometri di profondità, in mare, a pochi metri dalla riva di via Napoli, a Pozzuoli. Eppure, le conseguenze maggiori sono state riscontrate nel quartiere di Bagnoli, a Napoli. I vigili del fuoco sono intervenuti per soccorrere diverse persone rimaste intrappolate nelle loro case perché a seguito del terremoto le porte delle abitazioni si sono bloccate.
Al sisma principale verificatosi all’1:25 hanno fatto seguito altre 6 scosse, di cui la più forte di magnitudo 1.6 all’1:40 e l’ultima alle 3.26 di magnitudo 1.1. La prima scossa è stata di entità uguale a quella verificatasi il 20 maggio 2024, registrata come la più forte avvenuta negli ultimi 40 anni. Stavolta, però, a preoccupare è il fatto che il sisma sia stato caratterizzato da “accelerazione serie, mai registrate prima, a conferma della sua violenza“, come sottolineato dal sindaco di Pozzuoli.
Oggi si stanno svolgendo quindi tutti i controlli del caso per comprendere se la scossa di questa notte possa aver provocato danni gravi agli edifici di Napoli e provincia. Il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha mobilitato dieci squadre di vigili del fuoco, che esamineranno innanzitutto le scuole. Queste, per la giornata di oggi, rimarranno comunque chiuse.
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