La scia di violenza che coinvolge i giovanissimi in Italia non sembra accennare a fermarsi. All’alba di oggi una nuova tragedia ha scosso la città di Napoli, che nelle ultime settimane si è rivelata teatro di sparatorie, omicidi e maxirisse con protagonisti giovani poco più che maggiorenni. Intorno alle 5 del mattino, un ragazzo di soli 18 anni sarebbe divenuto il bersaglio di una serie di colpi di arma da fuoco. Uno di questi lo avrebbe colpito alla fronte, ferendolo gravemente.
Il giovane è stato immediatamente soccorso ma sarebbe deceduto all’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli a causa dei gravi traumi riportati. Al momento non vi sarebbero certezze su quanto accaduto. Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti è emerso che la vittima, prima del ferimento, si trovava nel centro storico, in zona Tribunale. Ciò che è accaduto successivamente rimane un mistero. Si indaga quindi per comprendere se le immagini della videosorveglianza della zona possano aiutare gli investigatori ad individuare il responsabile o i responsabili. Il timore, ora, è che si venga a scoprire che anche questi sono giovanissimi.
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Arcangelo Correa era un giovane incensurato, cugino di Luigi Caiafa, ragazzo che il 4 ottobre 2020 fu ucciso da un poliziotto durante una rapina. Sembrerebbe, secondo alcune testimonianze, che un uomo si sarebbe a lui avvicinato prima di sparare il colpo di pistola mortale.
Napoli, il caso di Santo Romano
Ad una sola settimana di distanza dalla morte del 19enne Santo Romano, un nuovo giovanissimo ha versato il suo sangue sulle strade di Napoli. Il nuovo caso, infatti, sembrerebbe ricordare quello di Santo Romano, 19enne ucciso in piazza Raffaele Capasso, a San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli. Il ragazzo si trovava insieme ad un gruppo di amici quando sarebbe scoppiata una discussione con altri giovanissimi a causa di una scarpa sporcata.
Santo avrebbe tentato di moderare la situazione, per evitare che questa degenerasse e sembrerebbe che proprio questo suo tentativo di mitigazione lo abbia portato alla morte. Poco tempo dopo, infatti, i protagonisti della lite sarebbero tornati armati e avrebbero esploso diversi colpi di arma da fuoco, tra cui uno letale che avrebbe colpito il 19enne. Una motivazione futile che ha però tolto la vita ad un ragazzo nel fiore degli anni e che ne ha ferito un altro. Ad aggravare la situazione è poi giunta la consapevolezza che il presunto autore della sparatoria sia un ragazzo di appena 17 anni, scarcerato solo cinque mesi fa dopo una condanna riguardante lo spaccio di stupefacenti.
(Articolo in aggiornamento)
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