E’ deceduta dopo un aggravamento delle condizioni di salute Carla Gatto (76 anni), nonna di Giulia Cecchettin, uccisa nel 2023 dal fidanzato Filippo Turetta, oggi condannato all’ergastolo per omicidio premeditato. La notizia è stata divulgata sui social da Gino Cecchettin, che ha condiviso, dedicandolo alla madre appena scomparsa, un lungo post Instagram con il testo del brano di Simone Cristicchi in gara a Sanremo “Quando sarai piccola”.
Da diverso tempo la donna si sottoponeva a controlli medici a causa di difficoltà alle vie respiratorie. Nei giorni scorsi aveva accusato un malore mentre si trovava alla stazione di Rovigo ed è stata portata d’urgenza all’ospedale di Verona, dove si è spenta il giorno successivo per via di complicazioni del quadro di salute generale.
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Carla Gatto, da sempre in prima linea per rendere giustizia alla nipote Giulia Cecchettin
Pittrice e scrittrice, a seguito della tragedia del femminicidio della nipote Carla Gatto si è spesa sin dal primo momento affinché giustizia venisse fatta, non mancando a nessuna udienza del processo. Un punto di riferimento fondamentale per tutta la famiglia, già reduce da un altro lutto devastante, quello della madre di Giulia, Monica Camerotto, morta appena un anno prima.
Carla Gatto si era costituita parte civile nel processo a carico di Filippo Turetta, nei confronti del quale si è più volte pronunciata in modo duro e fermo. L’ex fidanzato della nipote, ha detto la nonna intervistata poco prima della sentenza, avrebbe meritato l’ergastolo – poi effettivamente comminato -, sottolineando la necessità che il ragazzo dovesse “pagare per quello che ha fatto“.
Sollecitata a commentare le dichiarazioni dell’avvocato Caruso, alla difesa di Turetta, che aveva contestato le aggravanti di stalking e crudeltà – che non sono state poi riconosciute nella sentenza – , Carla Gatto aveva detto: “Trecento telefonate al giorno non sono un atto persecutorio? Uno non vive così, sarebbe da spegnere il cellulare e non riaccenderlo più“.
E ancora, sull’aggravante della crudeltà: “Io dico una cosa: cos’è la crudeltà? Se tutto quello che è successo non è crudeltà, ora vorrei sapere che cos’è. Giulia è morta soffocata nel suo sangue dopo le coltellate, così hanno detto. Non è crudeltà questa? 75 coltellate…“
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