Morta dopo tre operazioni: risarcimento di oltre un milione di euro

Redazione
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L’Asl di Taranto procederà al versamento della somma per il decesso della paziente di 77 anni

L’Asl di Taranto è stata condannata in sede civile al risarcimento complessivo di 1 milione e 250 mila euro per la morte di una paziente di 77 anni, morta nel 2014 dopo tre operazioni. 

La somma sarà riscattata dai cinque figli e sei nipoti della donna: così è stato deciso dalla Corte d’Appello di Lecce. 

La signora era stata ricoverata per la prima volta nel novembre 2012 per un intervento di resezione del sigma, ovvero l’asportazione di una parte di intestino. Nel 2014 gli altri due interventi, uno a maggio e uno a giugno. 

La donna è deceduta tre giorni dopo l’ultima operazione a causa dello shock settico provocato da un’infezione interna. 

Il giudice del Tribunale di Taranto, nel febbraio 2020, dichiarava che: «L’esito fatale che ha colpito la signora è addebitabile alla condotta negligente avuta dal personale medico intervenuto al momento del ricovero della povera vittima». 

Pertanto, condannava l’Asl di Taranto al pagamento del risarcimento dei danni a favore dei figli della donna. La sentenza è stata poi confermata dalla Corte d’Appello di Lecce che ha esteso i beneficiari dell’importo anche ai nipoti. 

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