A sei anni di distanza dal terribile terremoto del 14 agosto 2018, la terra del Molise è tornata a tremare. Nel cuore della notte, poco prima delle due del mattino, una forte scossa sismica ha creato il caos tra la popolazione, facendo riaffiorare ricordi fino a quel momento lasciati da parte. Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) sembrerebbe che il terremoto abbia avuto una magnitudo di quattro punti e che sia durato alcuni secondi. Nonostante le tempistiche poco preoccupanti, sembrerebbe che parte della popolazione delle zone più colpite abbia deciso di scendere in strada, nel tentativo di fuggire dalla trappola in cui avrebbero potuto trasformarsi le abitazioni.
Molise, il ricordo del sisma del 2018
L’epicentro del sisma è stato individuato tra Montecilfone e Casacalenda, due Comuni in provincia di Campobasso. Sembrerebbe che la profondità della scossa fosse di 18 chilometri e che sia stata avvertita distintamente in tutto il territorio, compresa la città di Termoli. Secondo alcune testimonianze sembrerebbe che la scossa abbia raggiunto anche alcune zone dell’Abruzzo e della Puglia, come testimoniano alcuni messaggi pubblicati sui social. Secondo quanto riportato dalle autorità, sembrerebbe che vi siano state numerose segnalazioni alla Protezione civile ma per il momento non sarebbero stati segnalati danni a cose o persone.
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La paura della popolazione, così come delle autorità, è che questa scossa sismica possa segnalare la riattivazione delle faglia che avrebbe scatenato i terremoti del 2018, quando in appena tre giorni la terra tremò ben 110 volte. Gli episodi più gravi si verificarono il 14 e il 16 agosto con i sisma che raggiunsero la magnitudo 5. Questi fenomeni non provocarono vittime né danni gravi, ma fecero vivere giorni di pura tensione ai residenti, terrorizzati di poter perdere tutto a causa del sisma, compresa la vita.
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