Una scossa di terremoto di magnitudo 3.5 si è verificata intorno alle 16:30 nella provincia di Modena, con epicentro a Finale Emilia. Il forte sisma ha creato una certa preoccupazione tra i cittadini, che ora temono che nuove scosse possano colpire il territorio. Secondo quanto raccolto dall’INGV (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) la scossa ha avuto una profondità di 8 chilometri e si è verificata a circa quattro chilometri di distanza da una delle città simbolo del sisma del 2012. Il boato e gli effetti del sisma sono stati invece avvertiti a San Felice, Mirandola e in altri centri della pianura.
Il ricordo del terremoto a Modena del 2012
Al momento non si hanno notizie di danni a edifici o persone, eppure la paura nella zona è stata tanta. Il ricordo di quanto avvenuto 13 anni fa è infatti indelebile nel territorio e ogni nuova scossa riporta alla mente situazioni terrificanti. Il 20 maggio 2012, infatti, una serie di terremoti di forte intensità hanno colpito la Pianura Padana emiliana, con ripercussioni nelle province di Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia, Parma, Bologna e Rovigo, ma avvertite anche in Svizzera, Slovenia, Croazia, Austria, Francia e Germania.
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L’epicentro della prima, però, fu proprio Finale Emilia, la stessa città colpita dal terremoto odierno. Si trattò di un sisma di magnitudo 5.9, avvenuto alle 4 del mattino e con ipocentro ad una profondità di 6,3 chilometri. Il terribile episodio ha provocato 7 morti accertati, 50 feriti e circa 5mila sfollati. La scossa è stata poi seguita da uno sciame sismico con scosse di entità minore ma comunque violentissime.
A soli nove giorni di distanza, un nuovo terremoto di magnitudo 5.9 ha aggravato ancora di più la situazione. L’epicentro, stavolta, è stato registrato nella zona di Medolla e Cavezzo, sempre nella provincia di Modena. Le vittime salirono a 27, in particolare tra i lavoratori impegnati nei capannoni per la ricostruzione delle città colpite dal primo sisma.
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