Una scena da Romanzo Criminale, quella che si è verificata a Modena, dove un detenuto ha compito al volto un agente della Polizia Penitenziaria dandogli una testata e poi, ha provato ha ferirne altri due con una lametta che aveva nascosto in bocca.
La vicenda, riportata dai quotidiani locali, ha visto protagonista un carcerato di origine nordafricana detenuto nel penitenziario di Modena che era stato inviato in visita urgente presso il pronto soccorso modenese per aver ingerito delle batterie. Dopo aver rifiutato tutte le visite, il nordafricano all’uscita dal pronto soccorso con una testata fulminea colpisce in pieno volto un agente cercando di ferire altri con una lametta che aveva nascosta nella bocca.
Leggi Anche
Modena, il sindacalista Maldarizzi: “Fatto di inaudita gravità“
L’aggressione, avvenuta venerdì sera, è stata denunciata dal sindacato di Polizia Penitenziaria Uil Pa e non si tratterebbe della prima. Infatti, il violento fatto farebbe seguito ad una serie di episodi che hanno coinvolto di recente la casa circondariale Sant’Anna, dove negli ultimi venti giorni sono stati registrati tre morti tra i detenuti.
“Quel che è successo è di inaudita gravità ed è la conseguenza della scellerato smantellamento delle politiche di sicurezza delle carceri, che vede sempre maggiori ricorsi a visite in strutture ospedaliere esterne con una certa facilità“. Sono queste le parole di denuncia riprese dai giornali dai giornali di Modena espresse da Domenico Maldarizzi, segretario nazionale Uil Pa.
“Più di 3.500 le aggressioni alla Polizia penitenziaria, – continua Maldarizzi – molteplici le evasioni, non si contano le risse, i traffici illeciti, gli stupri, le violenze“. Si tratta di numeri che palesano quello che è un quadro oggettivo della drammaticità e della “disfunzionalità delle prigioni diffusamente illegali e che non assolvono a nessuno degli scopi a esse assegnati né tanto meno alle finalità delle pene sancite dall’art. 27 della Carta costituzionale”, chiosa il sindacalista.
© Riproduzione riservata