Milano, studentessa si salva da violenza con il bracciale anti-stupro: “Mi avevano accerchiato in 7”

La studentessa di Milano ha raccontato come il su WinLet le abbia salvato la vita durante un'aggressione da parte di un gruppo di ragazzi

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Un racconto da brividi quello di una giovane studentessa all’Adnkronos, che ha rischiato di subire una violenza di gruppo insieme ad una sua amica a Milano, mentre si erano allontanate dal loro gruppo di amici durante una serata in zona Navigli.

Non riesco ancora a essere serena…è passato troppo poco tempo da questa cosa che mi ha traumatizzato” ha raccontato la giovane, per poi descrivere puntualmente i dettagli dell’aggressione, che stavolta non ha causato gravi danni grazie all’azione lungimirante e saggia della ragazza che ha usato prontamente il WinLet, un dispositivo elettronico di sicurezza che si collega ai tuoi contatti in caso di pericolo, lanciando un allarme.

Milano, il racconto dell’aggressione

Avevamo deciso di passare la serata in zona Navigli a Milano, ero con il mio ragazzo e un gruppo di amici“, comincia così la coraggiosa storia di una giovane studentessa che in poco tempo si è trovata a vivere un incubo.

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L’aggressione in zona Navigli a Milano

Mi sono accorta di aver dimenticato le sigarette in macchina, così mi sono allontanata da sola per andare a prenderle”. Una scelta che però in poco tempo si è rivelata sbagliata perché, anche se la macchina era parcheggiata a pochi metri da dove il gruppo di amici si era fermato, i giovani hanno totalmente perso di vista la loro amica. Una volta raggiunta la vettura una coppia di ragazzi si avvicina con la scusa di farsi regalare una sigaretta. La studentessa era inizialmente tranquilla ed i ragazzi non sembravano avere cattive intenzioni. In poco tempo però la situazione cambia radicalmente.

Mi sono accorta che si stavano avvicinando altri ragazzi. Erano sei o sette che alla fine mi circondano. Mi raggiunge una mia amica, anche a lei chiedono delle sigarette e il loro atteggiamento diventa sempre più aggressivo“. A quel punto la situazione è chiara: i ragazzi non vogliono solo delle sigarette. “Ci chiedono cosa stiamo facendo, ci invitano ad andare con loro, continuano a ridere e a urlare.

Le ragazze vanno sempre più nel panico, capiscono di essere in pericolo e raccontano di non essere sole e che con loro c’è anche uno dei loro fidanzati. Ma i giovani non sembrano temere nessuno e anzi iniziano a prendere in giro il comportamento delle loro vittime: “Puoi dire al tuo ragazzo di venire che lo meniamo” dice uno degli aggressori, mentre gli altri ridono e continuano ad urlare. Le ragazze nel frattempo sono circondate e non sanno come uscire da quella terribile situazione.

Milano, due giovani salve grazie al dispositivo WinLet

La situazione sta precipitando ogni secondo che passa e i giovani non sembrano avere intenzione di lasciare in pace le due ragazze. Una di loro, quella che ha raccontato la vicenda, improvvisamente ricorda di possedere il WinLet e realizza che è l’unico modo per salvarsi. “Attacato alla borsa ho il WinLet. Premo il pulsante e i miei contatti, tra cui il mio ragazzo, vedono dove sono e che sono in pericolo. Ricevuto l’SOS il mio fidanzato arriva subito con un amico“.

Il dispositivo, infatti, è in grado di mandare la posizione della persona che lo indossa ai contatti scelti e ad una centrale operativa a tutte le ore ed allo stesso tempo è in grado di emettere un suono potentissimo con l’obiettivo di lanciare un allarme. In questo caso il contatto scelto dalla giovane era il suo ragazzo, che fortunatamente si trovava poco distante dal luogo dell’aggressione ed è potuto intervenire tempestivamente.

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Milano, aggressione di gruppo sventata dal braccialetto WinLet

Gli aggressori, però, non sembrano dissuasi nemmeno dall’arrivo degli altri due giovani. Decidono infatti di prendersela anche con loro. La giovane a quel punto attiva il segnale acustico del WinLet che fa comprendere a tutti il segnale di pericolo attivato. Gli assalitori a quel punto si dileguano velocemente ma non prima di spintonare uno dei ragazzi intervenuti facendolo cadere rovinosamente a terra. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito nella colluttazione ma la paura è stata tanta.

Questa volta mi è andata bene, ma se dovesse succedere un’altra volta non so se mi riprenderei dallo spavento. Un conto è sentire che accadono queste cose, ma quando succedono a te è veramente brutto“, conclude così il suo racconto la giovane, riconoscente e grata per la prontezza del dispositivo di sicurezza in suo possesso.

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