Materassi e suppellettili dati alle fiamme e un incendio ha avvolto il carcere minorile Cesare Beccaria di Milano. La notizia si apprende in base a quanto trasmesso dai vigili del fuoco, che stanno al momento intervenendo con sette mezzi antincendio. Stando alle primissime informazioni trapelate, l’incendio avrebbe coinvolto il secondo piano dell’istituto di pena per minori, dove si sarebbero poi asserragliati gli autori del gesto. Non è ancora chiaro se ad aver appiccato il fuoco sia stato un gruppo o solo due detenuti.
Milano, non risultano feriti
I vigili del fuoco hanno estinto le fiamme e stanno attualmente procedendo alla bonifica del piano incendiato. La situazione appare, dunque, sotto controllo e non risulterebbero feriti. Gli operatori sanitari e i medici del 118 intervenuti sul posto starebbero monitorando le condizioni di solo due giovani reclusi che sembrano siano rimasti lievemente intossicati dai fumi dell’incendio. Inoltre, i soccorritori stanno valutando le condizioni di un medico e di due agenti della polizia penitenziaria rimasti anche loro lievemente intossicati.
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Perché è scoppiata la rivolta
Alla base del gesto di rivolta, sembra ci sia l’opposizione di due detenuti che si sarebbero rifiutati di trasferirsi in un altro Ipm, nella città di Catania. Di conseguenza, i due soggetti avrebbero incitato gli altri giovani carcerati a dare fuoco ai materassi delle loro celle insieme ad oggetti di vario genere in loro possesso.
Risale a solo allo scorso 13 marzo l’ultimo incendio doloso scoppiato nel penitenziario, quando cinque persone, di cui quattro detenuti minorenni e un agente della polizia penitenziaria, sono rimasti lievemente feriti.
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