Milano, tende cavo d’acciaio in strada: condannato a 3 anni di carcere

Il 24enne ha chiesto scusa in aula e il suo avvocato ha chiesto la sospensione della pena, perché il ragazzo "sta seguendo un percorso e ha dimostrato di voler cambiare"

Redazione
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Il 24enne fermato dalle forze dell’ordine per aver teso un cavo d’acciaio in via Toscana, nel mezzo della strada e ad altezza uomo, è stato condannato a tre anni di carcere. Fuggito dalla scena poco prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, il giovane è stato immediatamente individuato e posto in stato di fermo. Dopo aver confessato il gesto, ritenuto un semplice scherzo dalle conseguenze catastrofiche, è stato accusato di blocco stradale. Qualche giorno dopo sono stati individuati anche gli altri due giovani che erano con lui, uno dei quali minorenne.

Il 24enne ha chiesto scusa in aula per il gesto scellerato da lui compiuto. Il suo legale ha chiesto la revoca della misura cautelare perché “sta facendo un percorso e ha dimostrato di voler cambiare. Grazie ai servizi sociali di Cologno Monzese, ha trovato un lavoro come pasticcere“. Il 18enne che era con lui quella sera ha invece patteggiato per due anni e sei mesi di reclusione. Il 17enne, invece, sarà sottoposto al giudizio del Tribunale dei Minori.

Milano, cosa è successo la notte del 4 gennaio

Disastro evitato nella notte tra il 3 e il 4 gennaio scorsi a Milano, dove in viale Toscana un gruppo di tre ragazzi ha teso un cavo d’acciaio nel mezzo della strada, ad altezza uomo. L’operazione è stata però un po’ troppo rumorosa ed ha disturbato un giovane di 26 anni, che non appena si è accorto di ciò che stava accadendo ha chiamato immediatamente le forze dell’ordine.

Il loro intervento tempestivo ha permesso di tranciare velocemente il cavo, legato con dei moschettoni da un lato al palo di un cartello stradale e dall’altro alla pensilina di una fermata Atm. Uno de tre giovani autori del folle gesto è stato rintracciato velocemente in via Sabotino, mentre si stava dirigendo verso la sua abitazione, grazie alla descrizione minuziosa effettuata dal testimone. Ora dovrà rispondere del reato di strage, che si contesta a chi compie atti che possono porre in pericolo la pubblica incolumità.

È stato fermato uno dei due complici di Alex Baiocco, il 24enne già in carcere. Il giovane ha 18 anni ed è stato portato nel centro di detenzione di Monza. Il fermo per blocco stradale è stato eseguito nella notte a Monza dai carabinieri ed al momento si sta rintracciando il terzo ragazzo.

Milano, strage evitata grazie ad un 26enne

Un cavo tirato in perpendicolare su una strada estremamente trafficata di Milano avrebbe potuto mettere in serio pericolo la sicurezza dei viaggiatori e di tutti coloro che sono soliti percorrere viale Toscana, ma grazie all’intervento di un giovane testimone la strage è stata evitata.

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Una tipologia di cavi d’acciaio

Il forte rumore che i tre giovani stavano provocando mentre cercavano di assicurare il cavo d’acciaio ai due lati della carreggiata ha insospettito un giovane residente che, affacciatosi dalla finestra di uno dei palazzi presenti sulla via, ha subito capito quali fossero le intenzioni dei tre ragazzi. Mentre avvertiva il 112 della pericolosa operazione a cui stava assistendo, i tre giovani si sono velocemente allontanati dalla scena, due di loro a bordo di uno scooter, mentre ridevano fragorosamente. Il folle gesto è stato anche ripreso dai tre autori, pronto per poi essere pubblicato sui social.

Milano, fermato uno dei tre sospetti

Per ora solo uno dei tre sospetti è nelle mani delle forze dell’ordine. Si tratta di un giovane 24enne di Milano che, una volta individuato in via Sabotino, ha inizialmente opposto resistenza ai militari per poi cedere e confessare tutto. Sembrerebbe che sia stata proprio la visione del cavo tranciato nelle mani dei militari a convincere il ragazzo a confessare e raccontare cosa fosse accaduto.

Ho fatto una cazzata per gioco, perché mi annoiavo” sembrerebbe abbia detto alle forze dell’ordine, forse iniziando a comprendere la gravità del gesto compiuto. “Volevo divertirmi, è stata una cavolata“, eppure sembra assurdo cercare di comprendere dove sia il divertimento in un atto del genere, nella possibilità di mettere in serio pericolo la vita di chi malauguratamente fosse passato in viale Toscana nel momento più sbagliato.

Grazie al gesto di un altro giovane, però, la tragedia è stata evitata, ma ora per i tre giovani iniziano i guai seri. Il 24enne ha ammesso di non conoscere i veri nomi e cognomi dei due complici poiché i tre si sarebbero conosciuti sui social. I militari sono però convinti che anche l’identificazione degli altri due sospetti arriverà a breve.

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