A 15 dalla morte di Michael Jackson, avvenuta il 25 giugno 2009, i suoi eredi hanno trovato un accordo per vendere i diritti dei suoi indimenticabili brani, permettendo così che essi possano essere utilizzati nelle pubblicità o come colonne sonore nei film. A riportarlo sono state nelle ultime ore numerose agenzie di stampa, secondo cui “metà dell’immensa produzione artistica del leggendario cantante, valutata per intero ad un totale di 1 miliardo di dollari, è stata venduta alla casa discografica Sony per 600 milioni di dollari (circa 645 milioni di euro)”. I rumors si susseguivano ormai da diverso tempo, ma solo stamani è arrivata l’ufficialità dei fatti.
Michael Jackson: che cosa prevede l’accordo con la Sony per la vendita dei suoi brani?
L’Ansa, la prima ad annunciare la vendita della discografia del Re del Pop, parla di un “accordo più ricco mai avvenuto sul mercato musicale”. Nessuno prima lo aveva raggiunto, né l’Universal Music Group con l’acquisto dei diritti discografici di 600 brani di Bob Dylan ad un costo di 300 milioni di dollari né la Warner che spese per il catalogo di David Bowie 250 milioni di dollari, e nemmeno la stessa Sony per l’acquisto dei diritti di Bruce Springsteen alla modica cifra di 550 milioni di dollari.
Secondo quanto riportato inoltre dalla stessa agenzia di stampa, non si saprebbe esattamente quali brani includa l’accordo. È certo però che vi rientreranno i master delle registrazioni, la pubblicazione della quota di Jackson e il catalogo Mijac.
In ogni caso si tratta di un accordo storico, il quale dimostra ancora una volta la grandezza di Michael Jackson e quanto il suo ricordo e la sua musica rimangano nel cuore e nella memorai di migliaia di fan in tutto il mondo.
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