Manziana, uomo sbranato da tre cani mentre faceva jogging: è morto

Dopo la vicenda di Varese, ora è il turno di Manziana, nel Lazio, dove un uomo ha perso la vita sbranato da tre cani di grossa taglia nei pressi del parco cittadino

Redazione
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La tranquillità di Manziana, un piccolo comune nelle vicinanze di Roma, è stata improvvisamente squarciata da urla di terrore e disperazione quando un uomo ha subito un attacco da tre cani mentre faceva jogging nei pressi del parco cittadino. Gli sforzi disperati dei soccorritori sono risultati inutili, e l’uomo è morto poco dopo per le ferite ricevute.

La dinamica dell’attacco

Rottweiler
I Rottweiler sono cani di grossa taglia, ma non sono necessariamente aggressivi e pericolosi, l’educazione che ricevono da cuccioli ha un ruolo fondamentale nel loro comportamento da adulti

Le prime ricostruzioni del tragico evento dipingono un quadro agghiacciante: l’uomo, impegnato nella sua normale routine di esercizio fisico, è stato assalito senza pietà dai tre Rottweiler, che lo hanno letteralmente massacrato con morsi al volto e al corpo. Gli animali sembrano essere fuggiti da un’abitazione nelle vicinanze, sconvolgendo la quiete della cittadina. L’orrore è stato descritto da un secondo uomo che ha tentato coraggiosamente di intervenire per proteggere la vittima, ed è riuscito a salvarsi solo grazie al bastone che portava con sé con cui è riuscito a scacciare gli animali. È stato lui, insieme a un’altra testimone, a dare l’allarme e a chiamare i soccorsi.

La risposta delle forze dell’ordine è stata immediata e coordinata: carabinieri, guardiaparco, carabinieri forestali e veterinari sono accorsi sul luogo della tragedia, affiancati da accalappiacani equipaggiati con sedativi e fucili. Gli agenti sono riusciti a sedare e catturare i tre cani, identificando anche la proprietaria responsabile degli stessi.

Una tragedia terribile ma non rara

Questo atroce episodio risveglia la consapevolezza del problema diffuso degli attacchi di cani in Italia, che troppo spesso minacciano la sicurezza delle persone e degli animali domestici. La vicenda di Manziana giunge a meno di una settimana da un evento simile avvenuto a Varese, dove due uomini hanno rischiato la vita in un attacco da parte di cani di grossa taglia lungo una pista ciclabile molto frequentata.

Le testimonianze dei sopravvissuti a tali aggressioni narrano di attacchi terrificanti capaci di paralizzare la vittima dalla paura. Come riportato da uno degli uomini aggrediti a Varese, che ha raccontato come i cani lo abbiano trascinato nel bosco lasciandolo in fin di vita: “Ero diventato il loro pasto“. “Non è possibile venire attaccati in questo modo da cani di grossa taglia lasciati liberi. E se ci fosse stato un bambino?” ha dichiarato la moglie del corridore 55enne, sollevando legittime preoccupazioni sulla sicurezza pubblica.

Invece, non c’era stato nulla da fare per la donna di 86 anni sbranata da un Pitbull a Corana (Pavia) l’ottobre scorso. L’anziana donna era stata aggredita mentre passeggiava davanti alla casa del proprietario del cane, riportando ferite tanto gravi da farla morire prima dell’arrivo dei soccorsi.

Questi tragici eventi mettono in luce l’importanza cruciale di una gestione responsabile degli animali domestici e dell’urgente necessità di regolamenti più rigorosi per prevenire tali tragedie. In queste situazioni non è possibile scaricare la colpa sugli animali che seguono i propri istinti naturali, ma solo sui padroni, che se incapaci di fornire al cane un’educazione adeguata a stare a contatto con altri individui, dovrebbero risultare abbastanza responsabili da gestirli in modo adeguato.

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