Maltempo, Emilia-Romagna sommersa: Pichetto dichiara lo stato di calamità

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L’Emilia-Romagna non è ancora fuori pericolo: a causa del maltempo si temono ancora smottamenti e frane. Intanto, la macchina dei soccorsi non si è mai spenta perché la priorità è mettere al sicuro i cittadini

L’Emilia-Romagna durante questi giorni, dopo le alluvioni che hanno sfigurato città e piccoli comuni, sta cercando di restare a galla tra la melma e il fango. Nel frattempo, è iniziata la conta dei danni: tante aziende rimaste in ginocchio e per ora sono nove i morti accertati a causa dell’alluvione.

Le ultime vittime

Le ultime vittime sono una donna di Ronta, frazione del comune di Cesena, trascinata per 20 chilometri dalla forte corrente del fiume Savio, e il marito 70enne. Il cadavere della 60enne è stato trovato ieri mattina sulla spiaggia di Cesenatico. Erano usciti di casa per verificare le condizioni della loro azienda agricola e sono stati travolti dall’acqua.

Si temono ancora smottamenti e frane in Emila-Romagna

La regione ancora non è fuori pericolo: “si temono ancora smottamenti e frane”, come aveva riferito al Difforme ieri il sindaco di Bologna Matteo Lepore. Intanto, la macchina dei soccorsi continua ad operare sul territorio. La priorità è mettere al sicuro i cittadini.

La notte è stata impegnativa per i soccorsi, ormai occupati ininterrottamente da giorni: a Ravenna la rottura di un canale ha reso necessari altri sgomberi e l’acqua ha invaso anche il centro storico di Lugo. il Comune ha chiesto ai residenti di alcune zone di salire ai piani alti a causa di nuovi allagamenti.

Per quanto riguarda la situazione delle strade, ci sono lunghe code sull’A1 per uno smottamento a Sasso Marconi e si contano in totale 280 frane e 400 strade danneggiate.

Confermata anche oggi l’allerta rossa in Emilia-Romagna

Intanto, anche se oggi non sono previste forti precipitazioni, è confermata l’allerta rossa per piene di fiumi e frane su tutta l’Emilia-Romagna, la pianura bolognese e modenese, le colline montane dell’Emilia centrale e bolognese. È allerta arancione, invece, su pianura e costa ferrarese. Le scuole restano ancora chiuse.

L’alluvione ha devastato intere città dell’Emilia-Romagna

Sono stati 23 i fiumi esondati, 280 le frane e oltre 400 le strade interrotte. I comuni colpiti dall’alluvione sono 41 e oltre 20mila gli sfollati soprattutto dalle province di Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna.

La realtà ha superato le peggiori previsioni: in alcune zone è caduta in 36 ore più pioggia della media dell’intero mese di maggio. Sott’acqua Faenza, Cesena, Forlì, alcune zone del Ravennate oltre a comuni più piccoli e anche i portici della centrale via Saffi a Bologna sono stati inondati. Blackout elettrici, linee telefoniche fuori uso, treni in tilt: l’angoscia alimentata dall’isolamento di intere aree.

Allagato il centro storico di Lugo nel Ravennate

Il centro storico di Lugo allagato nel ravennate è allagato: l’acqua ha cominciato a risalire ieri sera dalla parte sud della pianura, lato via Emilia, per le esondazioni del Senio e del Santerno, che scorrono il primo ad ovest e il secondo a est della città.

L’acqua dei fiumi, ricercando una via verso il mare, ha così invaso la cittadina romagnola, a una decina di chilometri in linea d’aria da Imola e Castel Bolognese. Alcune strade sono già sotto un metro d’acqua e gli allagamenti hanno raggiunto la Rocca estense che sorge nel centro cittadino. 

Alluvione Emilia-Romagna, Pichetto: “Dichiareremo lo stato di calamità”

Nel Cdm di martedì sull’emergenza maltempo, “verrà dichiarato lo stato di calamità” per le zone colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna “e si risponderà ai primi interventi. Sono già stati annunciati il blocco dei mutui e delle riscossioni tributarie”. Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto a Radio Anch’io.

In strettissimo rapporto con le autorità locali – ha aggiunto Pichetto -, fra oggi e domani si tenterà di capire lo stato di gravità dell’emergenza e i primi interventi. Poi si andrà alle valutazioni più complessive. Vorrei ricordare cosa è avvenuto. È vero che l’Emilia Romagna è la regione a più alto rischio da esondazioni, ma si è verificato un evento molto particolare, con il mare che non lasciava più ricevere”.

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