Una coppia francese, un rigattiere, una maschera africana e 4 milioni di euro. L’inizio di una barzelletta? Magari. Si tratta di una vicenda avvenuta nel Sud della Francia, riguardante due anziani “truffati” da un rigattiere dai quali ha acquistato una maschera africana, ritenuta (da loro) di poco valore, a 150 euro. L’affabile rivendugliolo ha cambiato vita, facendo 4 milioni di euro dalla vendita all’asta all’Hotel des Ventes de Montpellier dell’ormai pregiato pezzo d’artigianato africano.
Il giudizio “inaspettato”
Una volta venuti a conoscenza della fortuna del loro acquirente, i due ultraottantenni hanno denunciato il commerciante per “errore di autenticazione“, accusandolo di averli indotti in errore e hanno così rivendicato per via giudiziaria una parte della somma. Ma il giudice ha insegnato loro che è inutile piangere sul latte versato. Infatti, ha respinto l’istanza, sottolineando “la negligenza e noncuranza” dei due anziani.
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Un oggetto di patrimonio storico ed artistico che non è riuscito a farsi amare dalla coppia che lo teneva segregato in soffitta. Anche il giudice sottolinea il comportamento superficiale: “quando hai a casa un oggetto del genere, dovresti essere un po’ più curioso prima di rinunciarci“.
Ironia della sorte. La lignea maschera era stata probabilmente acquistata “in circostanze sconosciute” da René-Victor Edward Maurice Fournier, governatore coloniale francese nonché nonno del querelante… Il mistico oggetto è una “Ngil“, un raro esemplare di manufatto di cui se ne contano una decina in tutto il mondo, creata del popolo Fang del Gabon e risalente al XIX secolo. E’ un prodotto artigianale in legno tropicale di fuma, scolpito a forma di volto allungato, dipinto con argilla bianca e decorata con una barba di rafia.
La maschera africana arriva all’Eliseo
Non è tutto, perchè oltre a valere 4 milioni di euro, la prestigiosa maschera si è fatta conoscere anche all’Eliseo. Il presidente Macron è stato citato in causa da due avvocati del governo di transizione del Gabon, i quali hanno presentato una mozione per “ottenere il successivo annullamento della vendita di questa maschera, il suo rimpatrio e la consegna dei fondi“. L’oggetto è stato, inoltre, definito un “guadagno coloniale illecito“.
Anche in questo caso i giudici hanno respinto le accuse. La maschera venne acquistata e non sottratta nel 1917, quando il paese dell’Africa occidentale era colonia francese. Ma “non posso accettare che gran parte del patrimonio culturale di diversi paesi africani si trovi in Francia”, in questo modo il paladino della giustizia francese Macron ha chiesto la restituzione della maschera al Gabon.
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