Un incendio è divampato nella notte in una discoteca a circa 100 km dalla capitale della Macedonia del Nord. Come riportato dall’agenzia locale Mia, il fatto è accaduto all’interno del locale notturno “Pulse”, che si trova nella cittadina di Kocani, che conta 300.000 abitanti.
Durante un concerto, il cui pubblico era composto prevalentemente da giovani, il locale è stato avvolto dalle fiamme, che hanno provocato la morte di 51 persone, lasciandone ferite almeno 118, secondo le dichiarazioni dei soccorsi. La maggior parte dei feriti è stata portata nei vicini ospedali di Kocani, Stip e Skopje, come riportato dal ministro dell’interno, Pance Toskovski, che ha fornito il primo bilancio ufficiale dell’accaduto.
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Lo stesso ministro ha poi annunciato l’arresto degli organizzatori del concerto. Sembrerebbe che la discoteca fosse una struttura improvvisata, dove già in passato erano stati organizzati fuochi d’artificio e altri dispositivi pirotecnici.
Incendio probabilmente causato da fuochi d’artificio
Secondo le prime ricostruzioni della tragedia che ha colpito la cittadina macedone, a far divampare le fiamme sarebbero stati dei fuochi d’artificio. Si ritiene infatti che nel corso dell’esibizione di un gruppo hip hop siano stati utilizzati dispositivi pirotecnici, che, intorno alle 3 del mattino, avrebbero causato l’incidente. Si ipotizza, infatti, che l’incendio sia partito dal tetto dell’edificio proprio a causa di alcune scintille rilasciate da questi materiali.
Al momento del concerto erano presenti circa 1500 persone. Il ministero dell’interno ha chiarito che il bilancio delle vittime e dei feriti potrebbe non essere definitivo. Sono state avviate delle indagini per fare luce sulle dinamiche del tragico incidente. “Quello di oggi è un giorno molto difficile e triste per la Macedonia“, ha dichiarato il premier, Hristijan Mickoski, esortando tutte le istituzioni competenti, tra cui servizi sanitari, polizia e autorità locali ad adottare misure urgenti per sostenere le famiglie colpite e assistere i feriti.
“La perdita di così tante giovani vite è irreparabile, e il dolore delle famiglie, dei cari e degli amici è incommensurabile“, ha poi aggiunto il primo ministro, sottolineando la gravità di quanto accaduto. La presidente macedone, Gordana Diljanovska-Davkova, ha deciso di fare visita ai feriti in ospedale a Skopjie. Profondo cordoglio e vicinanza alla dirigenza macedone e alle famiglie delle vittime è stato espresso dai leader dei Paesi vicini, tra cui il presidente serbo Aleksandar Vucic, il premier albanese Edi Rama, il capo del governo bulgaro, Rossen Zhelyazkov.
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