Luigi Berlinguer, il “padre” della parità scolastica, è morto a 91 anni

Luigi Berlinguer, cugino dello storico leader del PCI Enrico, è stato una figura di spicco della sinistra italiana, ricoprendo numerosi incarichi politici. La riforma Berlinguer è stata un'importante pietra miliare nella storia della scuola italiana

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Luigi Berlinguer, ex ministro dell’Istruzione e del Merito, è morto questa notte all’età di 91 anni all’ospedale Le Scotte di Siena, dove era ricoverato da tempo.

Luigi, cugino dello storico leader del PCI Enrico Berlinguer, è stato una figura di spicco della sinistra italiana, ricoprendo numerosi incarichi politici, tra cui deputato e senatore di DS e PD, e europarlamentare.

Luigi Berlinguer: l’impegno per la scuola pubblica

La sua attività politica è stata caratterizzata da un forte impegno per la scuola pubblica. Nel 1996, da ministro dell’Istruzione, ha varato la riforma che ha introdotto la parità scolastica, consentendo alle scuole private di ottenere il riconoscimento dello Stato.

La riforma Berlinguer è stata un’importante pietra miliare nella storia della scuola italiana, poichè ha contribuito a garantire a tutti gli studenti, indipendentemente dalla condizione sociale, il diritto a un’istruzione di qualità. Berlinguer è stato anche un apprezzato giurista e docente universitario. Ha insegnato diritto costituzionale all’Università di Siena, di cui è stato rettore dal 1985 al 1994.

Valditara: “Ha lasciato una traccia importante come ministro”

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Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, lo ha ricordato come “un ministro appassionato di scuola”

La sua morte è stata salutata con grande cordoglio da tutte le forze politiche. Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, lo ha ricordato come “un ministro appassionato di scuola, sempre aperto al dialogo, che ha lasciato una traccia importante. I funerali si terranno domani, 3 novembre, alle 11.00 all’Università di Siena.

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