Discussione tra il ragazzo ferito da uno squalo e Lucarelli: “Quando inizieremo a parlare di sanità e welfare?”

Il ventenne che il 9 dicembre in Australia è stato attaccato da uno squalo e perso una gamba ha attaccato Lucarelli: "Sei più pericolosa del predatore che mi ha ferito, non ti immagini il dolore che mi hai fatto"

Redazione
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Una spiacevole diatriba si è aperta sui social, il terreno per eccellenza più scivoloso dove scontrarsi. Matteo Mariotti, il ventenne azzannato il 9 dicembre in Australia da uno squalo e che ha perso una gamba, è stato attaccato dalla giornalista del Fatto Quotidiano Selvaggia Lucarelli: “C’è stato odio nei miei confronti, sono state dette cose false, in modo ingiusto. La causa è una raccolta fondi che hanno lanciato i miei amici per aiutarmi dopo l’incidente. Per questo motivo mi è stato detto che sono un truffatore. La mia unica colpa è solo quella di essere un sopravvissuto“.

La versione del ragazzo attaccato dallo squalo

Mariotti si è lamentato dell’attacco della giornalista Lucarelli durante un punto stampa organizzato all’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, la struttura che lo segue per quanto riguarda la sua gamba. In particolare, le parole di quest’ultima avrebbero scatenato nei suoi confronti una valanga d’odio sui social davvero pesante da sopportare.

Selvaggia, hai proprio fatto un grande errore con me, il male che mi hai fatto non lo puoi nemmeno immaginare, tu paragonata a uno squalo sei più pericolosa” ha dichiarato il ragazzo per poi aggiungere di “non aver colpa di nulla, non ho fatto io la raccolta, non ho mai fatto male agli animali, anzi sono un amante. Mi si sono scagliati contro anche gli animalisti, è un odio che non accetto, è stata più dura lottare contro questa persona che contro uno squalo“.

Forse il ragazzo non era abituato all’esposizione social ma comunque il gioco quando si sta in rete diventa duro. Ad ogni modo, per quanto non c’entrasse nulla con la raccolta fondi, se non fosse stato d’accordo con i suoi amici poteva annullarla. Quindi, lavarsene le mani in questo modo è un po’ una forzatura. E poi, stando alle parole di Selvaggia Lucarelli, neanche è un ragazzo innocente e angelico come vuole far passare.

La giornalista nelle sue storie social ha raccontato di essere stata minacciata dallo stesso in chat privata su Instagram: “Per la cronaca, questo gentile ragazzo mi ha minacciata in privato di raccontare a tutta l’Italia il male che gli ho fatto (questo dopo avermi chiesto di vederci perché gli faceva piacere conoscermi). Inoltre, ha insultato utenti in privato (con frasi che non riporto)“.

L’attacco di Lucarelli

La penna tagliente di Lucarelli è famosa in tutta Italia. Non solo, la giornalista sa anche usare benissimo i social e conosce i tasti giusti da toccare per far arrivare forte e chiaro il messaggio che vuole esprimere. Lucarelli, che ormai da anni lotta contro le raccolte fondi poco trasparenti portate avanti sul web, a proposito della notizia di Mariotti ha commentato: “Ovviamente altra raccolta fondi che serviva alle famose costose cure… Il ragazzo sarà curato dalla sanità pubblica italiana. Mi chiedo cosa dovrebbero fare tutte le persone che nel Paese stanno vivendo la stessa situazione senza tv, giornali, raccolte fondi. Quando si inizierà a parlare di sanità e Walfare invece?“.

Quindi, quello che ha fatto la giornalista non è un’azione contro un singolo individuo ma un’operazione che all’interno contiene una doppia denuncia: una rivolta ai giornalisti che privilegiano determinate storie piuttosto che altre e il sistema e l’altra verso le raccolte fondi che, fatte in questo modo, favoriscono “un sistema selettivo tanto inutile quanto ingiusto“.

Bisognerebbe preoccuparsi di avere una sanità che funzioni al meglio e utilizzare i nostri spazi (quelli privati e giornalistici) per parlare di cosa non funziona nella sanità, non per promuovere questo assistenzialismo dei buoni sentimenti che, alla fine, premia solo chi sa chiedere soldi alla gente” ha concluso Selvaggia Lucarelli.

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