Lecce, 12enne ingannata dalla sua cotta: vittima di una violenza di gruppo

Tre ragazzini minorenni avrebbero approfittato dell'ingenuità della ragazzina per violentarla, dopo che uno di questi, di cui la 12enne si era innamorata, le avrebbe dato appuntamento nel luogo delle violenze

Redazione
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Un ragazzina di soli 12 anni ha compreso nel peggiore dei modi come sia ormai impossibile potersi fidare di chi ci circonda, anche di chi a prima vista sembrerebbe una persona innocua e degna dell’amore del prossimo. Neanche adolescente, una ragazzina di Lecce si è trovata a vivere lo scorso venerdì sera un incubo a occhi aperti, degno del peggiore dei film horror. Un gruppo di ragazzini poco più grandi di lei, tutti comunque minorenni, avrebbero infatti approfittato della sua ingenuità per attrarla in un luogo appartato e poi violentarla.

Tre ragazzi contro una ragazzina che non hanno avuto alcun tipo di ripensamento e che poi, una volta finiti i loro abusi, l’hanno lasciata andare come se nulla fosse successo. Come se approfittare di un corpo, che si dimena, che grida e che chiede di essere lasciata in pace, sia un diritto e non un sopruso in piena regola. La ragazzina, sotto shock, sarebbe quindi tornata a casa e avrebbe prima raccontato quanto accaduto a una sua cugina e poi a suo padre. Il brutale racconto avrebbe ovviamente spinto i famigliari a portare la 12enne in ospedale affinché fosse sottoposta alle cure necessarie.

Lì, i medici si sono trovati di fronte al corpo di una semi bambina, che iniziava a mostrare i lividi di chi ha cercato di lottare per la sua libertà, per difendere la propria intimità e il proprio benessere psicofisico. Il corpo di una ragazzina che non avrebbe dovuto vedere un ragazzo di cui si era invaghita divenire un aguzzino, una persona da temere, una figura che non ha rispetto delle volontà e dei bisogni altrui. Ad aggravare un quadro che già di per sé sembrerebbe gravissimo, c’è la consapevolezza che tutti i protagonisti di questa vicenda, vittime e carnefici, sono minorenni, poco più che bambini.

Lecce, l’ipotesi del reto di violenza sessuale

Ora resta da accertare il reale coinvolgimento dei tre adolescenti nella violenza perpetrata alla 12enne. Le indagini, condotte dai carabinieri, sarebbero coordinate dal capo della Procura per i minorenni, Simona Filoni, che ha disposto il sequestro dei cellulari dei tre ragazzini nei confronti dei quali si ipotizza il reato di violenza sessuale. Un dettaglio ancora più sconcertante, che avrebbe fatto guadagnare ai tre sospettati il reato di rapina impropria, è che i tre giovani avrebbero anche sottratto il portafogli alla ragazzina, subito dopo aver concluso le violenze.

Rimini, violenza sessuale su minorenne
La giovane sarebbe stata anche derubata

Un ulteriore sopruso, a primo sguardo incomprensibile, ma che in realtà dimostra ancora una volta quando le violenze sessuali abbiano troppo spesso nulla a che fare con il piacere fisico e siano più vicini ad una questione di potere, di controllo e di soggiogazione. Dopo aver abusato della giovane, quindi, i tre aguzzini avrebbero ritenuto corretto toglierle anche i suoi oggetti di valori, strappandole quel minimo di controllo che ancora le era rimasto.

Lecce, il ruolo del 16enne di cui la vittima era invaghita

Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, che ancora devono ascoltare la testimonianza diretta della 12enne in un contesto protetto, sembrerebbe che la ragazzina sia stata invitata nel luogo in cui si sono svolte le violenze proprio da un ragazzino per cui avrebbe avuto una cotta. Un ragazzo di 16 anni, il quale però non aveva in mente una cena romantica o un appuntamento ben organizzato per la ragazzina, ma la messa in scena di un incubo.

Al momento non è chiaro se le violenze siano state premeditate o no, per questo la Procura ha disposto il sequestro dei cellulari dei minori per comprendere se in passato questi abbiano tentato di mettersi d’accordo. Per quello che al momento si sa, quindi, la 12enne sarebbe giunta nel luogo appartato totalmente inconsapevole di quello che l’avrebbe attesa. Inoltre, sembrerebbe che gli autori materiali delle violenze siano stati due giovani, più piccoli del 16enne, mentre quest’ultimo non avrebbe partecipato attivamente agli abusi ma avrebbe solamente guardato. Sembrerebbe che il 16enne abbia avuto un’adolescenza turbolenta e che sia stato espulso da diversi istituti scolastici della zona.

Una seconda violenza a Milano

La violenza sessuale sulla 12enne non è stata l’unica che purtroppo si è verificata in questo weekend. A Milano, una ragazza di 20 anni ha denunciato di essere stata violentata da un ragazzo che avrebbe incontrato in un locale e che si era offerto di riaccompagnarla a casa. Anche in questo caso, l’elemento ricorrente è quello della giovane che si fida e che invece viene tradita nel peggiore dei modi. A seguito della violenza, la giovane sarebbe stata lasciata per strada dal suo violentatore e sarebbe stata soccorsa da una passante.

Quest’ultima, vedendola visibilmente spaesata e sconvolta, avrebbe chiamato il numero unico di emergenza, affinché questa ottenesse le cure di aveva bisogno. La giovane avrebbe quindi raccontato ai soccorritori e ai medici quanto le sarebbe accaduto. Dopo alcune ore dall’inizio delle indagini sembrerebbe che la polizia abbia identificato il giovane che sarebbe sospettato della violenza.

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