La settimana corta a lavoro arriva anche in Italia

Da Luxottica a Lamborghini: sempre più aziende italiane rispondono alle esigenze degli italiani e propongono la settimana corta con 4 giorni lavorativi

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Il mondo del lavoro è in continuo mutamento ed uno dei cambiamenti più tangibili è quello della cosiddetta settimana corta. Una scelta lavorativa a cui sono pronti ad aderire più della metà dei lavoratori italiani, soprattutto perché come ha spigato a Il Sole 24 Ore Mariano Corsi, responsabile dell’osservatorio sullo smart working del Politecnico di Milano, “le aspettative delle persone sono cambiate: flessibilità, autonomia, spazio per le proprie passioni, contano oggi quanto la retribuzione e spesso più della sicurezza contrattuale”.

Le aziende italiane che hanno aderito alla settimana corta

La richiesta di diminuzione dell’orario lavorativo settimanale è stata approvata attualmente da diverse aziende italiane. Da Luxottica, a Intesa San Paolo sino alle aziende alimentari.

Essilor Luxottica ha aderito alla “iniziativa” pensando principalmente a coloro che non possono “portare il lavoro a casa”. Hanno dunque sperimentato la settimana corta, con la possibilità di lavorare 4 giorni la settimana per 20 settimane con una copertura sostenuta in parte dall’azienda e in parte dagli stessi lavoratori grazie ai permessi individuali retribuiti.

Intesa san paolo 1

Intesa San Paolo, gruppo bancario che negli scorsi mesi ha approvato un maxipacchetto di flessibilità che include la possibilità di lavorare in smart working fino ad un massimo di 120 giorni all’anno e di distribuire l’orario lavorativo su 4 giorni alla settimana. Il pacchetto, a cui hanno aderito circa 28 500 persone, ha avuto il via libera dal gruppo assicurativo Intesa San Paolo Vita.

lamborghini 1

Lamborghini ha firmato proprio stamani un accordo sul contratto integrativo aziendale con Rsu, Fiom e Fim. Nei prossimi giorni l’accordo – che prevede la riduzione dell’orario lavorativo, l’aumento di salario annuale, l’assunzione di altri 500 lavoratori e il consolidamento di diritti e tutela dei lavoratori – verrà sottoposto ad un referendum tra i lavoratori dell’azienda.

Lavazza 1

Lavazza ha, invece, introdotto i “venerdì brevi” dal mese di maggio al mese di settembre. In questo modo i lavoratori hanno potuto usufruire in quei mesi di uscite anticipate dopo sole 5 ore lavorative, utilizzando in parte i riposi individuali. Dati gli ottimi risultati dell’ultimo anno, l’applicazione della settimana breve continuerà anche in futuro.

Rigoni 1

Rigoni ha già da tempo applicato la soluzione della settimana breve. Aveva infatti già sperimentato il venerdì breve due anni fa. Attualmente l’azienda permette di lavorare dal lunedì al giovedì mezz’ora in più, 8 ore e mezzo anziché 8, e il venerdì sino alle 14.00. La restante mezz’ora che rimane viene coperta dai permessi retribuiti.

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