A soli tre giorni dall’inizio del 2025 un primo lavoratore ha perso la vita durante il turno. Si tratta di Francesco Stella, operaio di 38 anni, deceduto a seguito di un incidente in un cantiere a Lamezia Terme, in Calabria. Al momento, le informazioni su quanto accaduto sono sommarie, ma sembrerebbe che la vittima sia caduta da sei metri di altezza, mentre si trovava su una impalcatura.
L’impatto con il terreno è stato quindi violentissimo e sembrerebbe che l’operaio sia deceduto sul colpo. Inutili i soccorsi tempestivi, al momento dell’arrivo dell’ambulanza per l’uomo non c’era già più nulla da fare se non constatarne il decesso. Non sono chiare, per ora, le dinamiche dell’incidente su cui dovranno quindi indagare le autorità competenti.
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Sul luogo dell’incidente, che si trova nella zona industriale di San Pietro Lametino, si sono recati agenti della polizia e, oltre al medico legale, è presente anche il magistrato di turno. Sul posto sono presenti anche gli ispettori dell’Ispesl (Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro) per verificare le condizioni di sicurezza sul lavoro presenti.
Non solo Lamezia Terme, i dati sulle morti bianche
La prima morte bianca del 2025 ricorda l’urgenza di una regolamentazione della sicurezza del lavoro, che permetta a tutti i dipendenti di Italia di uscire di casa con la consapevolezza di potervi fare ritorno. Il 2024 è stato un anno nero per quanto riguarda le morti sul lavoro, contando in soli 12 mesi ben 5 stragi multiple. Dal cantiere Esselunga crollato, fino alla tragedia di Calenzano, avvenuta lo scorso dicembre.
Da gennaio a ottobre 2024 sono stati, inoltre, denunciati 489.500 infortuni sul lavoro, ovvero il 2% in più rispetto al 2023, e 890 decessi, con +2,5% rispetto agli 868 del 2023. Numeri che si auspica possano essere più rincuoranti nell’anno in corso e possibilmente vicini allo zero.
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