Capelli colorati e tatuaggi a volontà. La Sad sono una delle band più chiacchierate del prossimo Festival di Sanremo e sono pronti a stravolgerlo totalmente. Ma a distanza di due mesi dall’inizio della più importante gara canora della musica italiana, sono già finiti al centro dell’attenzione per le polemiche che si sono generate a causa delle loro canzoni in cui si fa spesso riferimento a espressioni volgari e riferimenti a sesso, droghe e alcol. Tipiche della cultura musicale punk, genere che ispira il gruppo musicale La Sad.
#LaSad – in gara a #Sanremo2024 – questa estate in tour: “Questa bandiera per noi significa molto di più. Vogliamo cambiare i colori dell’Italia perché siamo contro ogni forma di violenza, discriminazione, razzismo, odio, tutto: siamo per l’amore. Cambiamo questa penisola” pic.twitter.com/37U4iufOX9
— Andrea Conti ⚡️ (@IlContiAndrea) December 6, 2023
Le canzoni dei La Sad al centro delle critiche
Ad essere finite al centro delle polemiche sono stati alcune parti dei brani più conosciuti della band come: “Il nostro amore è morto e mi è rimasto l’odio. Io sono fatto di droghe, tu fatta di bugie. E mi immagino il mio corpo appeso, solo in casa fumo marijuana, sono ancora in para, c’ho la tachicardia, dici sempre che la colpa è mia, ma il problema è solo la tua follia” e ancora “Ma tu sei peggio della cosa, sei una t****” oppure “Prendo il doppio degli psico per scordarmi di una psycho girl, ti scoperei solo per strapparti il cuore”.
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La Sad, le accuse del Codacons contro la Rai e Amadeus
Il Codacons chiede l’esclusione del gruppo “La Sad” da #Sanremo2024. pic.twitter.com/GsjeFjzNnG
— Trash Italiano (@trash_italiano) December 7, 2023
Immediata la reazione del Codacons e dell’Associazione Utenti dei servizi Radiotelevisivi che hanno denunciato la Rai e il direttore artistico di Sanremo Amadeus per aver accettato la partecipazione della band punk al Festival di Sanremo 2024.
“Un Paese che si commuove per Giulia Cecchettin non può applaudire brani offensivi nei confronti delle donne e caratterizzati da un’esaltazione costante di violenza e misoginia” – dichiara l’Associazione – “Non si capisce allora la ragione che ha spinto la Rai e Amadeus a scegliere proprio questo trio, visti i testi decisamente inappropriati, in un momento in cui tutte le energie dovrebbero essere unite nella battaglia contro la violenza di genere”.
All’appello dell’Associazione – che già negli scorsi giorni aveva chiesto alla Siae di “rifiutare la registrazione di brani contenenti frasi violente contro le donne” – si aggiunge l’appello del Codacons alle radio e Youtube affinché “boicottino i brani di rapper e trapper che contengono frasi violente o aggressive verso le donne”.
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