Il nuovo conflitto tra Israele e Palestina non ha lasciato indifferenti le star del mondo dello spettacolo, che hanno deciso di mostrare la loro vicinanza attraverso foto e appelli pubblicati sui social.
Un conflitto che ha colpito chiunque, anche i volti più noti del mondo dello spettacolo che a modo loro hanno cercato di dimostrare la loro vicinanza e soprattutto il loro pensiero. Una lunga lista di attori e artisti che hanno deciso di utilizzare i social network come canale di comunicazione col resto del mondo e con coloro che in primis stanno subendo le atrocità della guerra.
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Sono centinaia i messaggi di vicinanza ma anche di rabbia che continuano a essere condivisi sui canali social, non solo da coloro che, come Natalie Portman e Gal Gadot, hanno origini israeliane, ma anche da artisti che hanno a cuore la vicenda.
I messaggi condivisi sui social
Tra i primi a farsi sentire sui social è stata Gal Gadot, attrice divenuta celebre per aver interpretato Wonder Woman nei film della DC, che non ha mai nascosto la vicinanza alle questioni che riguardano il suo Paese di origine. “Io sto con Israele”, recita la scritta pubblicata insieme alla foto della stella di David sul profilo dell’attrice, “e dovreste farlo anche voi”.
Il messaggio di Natalie Portman
A seguire Natalie Portman, anch’essa originaria dello Stato di Israele e bambina prodigio di Hollywood, che ha pubblicato un lungo post in cui esprime vicinanza al suo popolo: “Il mio cuore soffre per il popolo di Israele. Bambini, donne e anziani sono stati uccisi e rapiti dalle loro case. Sono orripilata da questi atti barbarici e il mio cuore batte con l’amore e le preghiere per le famiglie colpite”.
La cantante israeliana Noa si offre di cantare per i civili assediati
La cantante israeliana Noa si è espressa in un messaggio indirizzato proprio ai suoi connazionali: “Se potessi verrei a cantare per voi. O semplicemente ad abbracciarvi, parlarvi. Verrò correndo, come un fedele soldato nell’esercito dell’amore”.
La solidarietà di Madonna e degli U2
Anche Madonna si è dimostrata solidale col popolo israeliano attraverso la pubblicazione di una serie di foto e video che immortalano le tragedie di questi giorni. “Mi si spezza il cuore. Questo tragico attacco causerà solo sofferenza per tutti”, ha scritto la cantante su Instagram. La band U2 è impegnata in un tour ed ha deciso di modificare il testo della canzone “Pride” in onore dei civili uccisi nel conflitto israelo-palestinese e ha invitato i suoi follower a cantare per tutti quei “meravigliosi ragazzi uccisi al festival musicale Nova”.
Sarah Paulson: “Da ebrea americana, sono paralizzata”
C’è anche ci ha cercato di spiegare al meglio ciò che sta accadendo, come nel caso dell’attrice Sarah Paulson che ha ammesso su Instagram di trovarsi in difficoltà a causa della sua spiritualità: “sto cercando di esprimere con le parole un sentimento estremamente complesso, mentre la guerra si espande in Palestina. Per primo arriva il lutto, che però è accompagnato da una sorta di paralisi. Come ebrea americana, mi trovo spesso in questa posizione. Intrappolata tra il mio desiderio di giustizia sociale, per i diritti umani che sono stati vietati al popolo palestinese, e il mio credere che Israele abbia diritto ad esistere”.
Questo il messaggio condiviso inizialmente da un’altra star, Zoe Lister Jones, che ha dato inizio ad una vera e propria catena di condivisioni, da parte di tutte le star che come lei convivono con questo conflitto interiore.
C’è però chi, oltre ai social, ha deciso di dare un aiuto concreto.
Le star della serie tv “Fauda” sono partite per il fronte
Una fiction che diventa realtà è questa la situazione che stanno vivendo gli attori di “Fauda”, serie tv sulle unità speciali israeliane. Una mobilitazione inizialmente solo virtuale, con continui messaggi condivisi sui loro profili, che vanno da messaggi di incoraggiamento per chi sta combattendo a esortazioni agli altri Stati ad intervenire.
Poi la notizia più sconvolgente: Lior Raz, attore israeliano noto per il ruolo da ufficiale nella serie tv da lui stesso scritta, si trova al fronte. Accompagnato dal giornalista Avi Issacharoff, sta svolgendo una missione di assistenza per proteggere due famiglie nella città di Sderot, colpita dai missili di Hamas.
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