Il Papa incontra Gualtieri in Campidoglio: “Il Giubileo farà Roma migliore”

Il Papa, ospitato al Campidoglio, ha affronta diversi temi, tra cui il Giubileo e l'importanza della città di Roma in questo grandissimo evento

Redazione
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Papa Francesco è giunto questa mattina poco prima delle 9 al Campidoglio, dove è stato accolto dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri. I due sono saliti al primo piano del Palazzo Senatorio nello studio del sindaco, dove si è tenuto l’incontro privato durato circa mezz’ora. Uno dei temi della visita al sindaco è quello del Giubileo che inizierà a dicembre 2024 e terminerà a dicembre 2025. Papa Francesco è il quarto pontefice a visitare il comune di Roma dal giorno di Porta Pia: il primo fu Paolo VI nel 1966, seguito da Giovanni Paolo II nel 1998 e Benedetto XVI nel 2009.

Il Papa e il sindaco Gualtieri
Il Papa e il sindaco Gualtieri

Il discorso al Papa di Gualtieri

Il sindaco Gualtieri in occasione dell’incontro col Pontefice in Campidoglio ha dichiarato: “Oggi assistiamo ad una pagina nuova di una storia” in cui si cammina fianco a fianco per affrontare sfide inedite” come l’accoglienza, l’inclusione, l’ecologia integrale e la fraternità. Roma “parla al mondo di pace e dialogo interreligioso, di come affrontare insieme emergenze globali come quella climatica“.

Gualtieri ha dichiarato che il Giubileo mostrerà Roma come una Communis Patria“, e sarà un’ottima opportunità per rendere la città “più vivibile. Stiamo lavorando per fare di Roma un laboratorio di ecologia integrale, sono certo che il Giubileo farà Roma migliore“. Ha poi aggiunto: “Vogliamo che il Giubileo della speranza lasci a Roma un’eredità non solo di opere materiali, ma anche un patrimonio di valori etici e sociali da offrire all’umanità”.

Il sindaco ha dichiarato di vedere nella Piazza Pia l’incontro tra le due dimensioni di Roma, quella spirituale e quella temporale, “una grande e bellissima piazza verde come luogo d’abbraccio tra la Santa Sede e la città, unite nella missione comune di aprire di nuovo al mondo le porte di una Capitale universale, laboratorio di sostenibilità, pace e speranza“.

Le dichiarazioni di Svetlana Celli per accogliere il Papa

Dopo l’incontro privato col sindaco, il Papa ha firmato il Libro d’Oro del municipio romano ed è poi stato accolto con un grande applauso dai consiglieri comunali e dagli amministratori della città. La presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli ha dato il benvenuto al Papa nell’Aula Giulio Cesare: “Siamo felici della Sua visita oggi in Campidoglio: è la testimonianza più autentica e tangibile dell’affetto e della vicinanza alla città di Roma che si prepara in questi mesi all’Anno Santo. Insieme, stiamo mettendo in campo ogni sforzo per accogliere al meglio milioni di pellegrini”.

Celli definisce il Giubileo come “un appuntamento prezioso per rinvigorire i valori della cristianità e promuovere lo spirito inclusivo, solidale e ospitale che ci contraddistingue da sempre. Roma infatti è una città in movimento verso il futuro, ma ancorata saldamente alle sue tradizioni e alla sua storia millenaria”. La presidente parla poi delle guerre e della pace: “È da qui, da Roma, città Capitale d’Italia, che vogliamo raccogliere e sostenere con forza il Suo costante e doloroso appello per costruire una pace duratura, affinché possa cessare il rumore delle armi in Ucraina, nel Medio Oriente e in tutte le zone di guerra nel mondo, perché sono troppe le vittime innocenti”.

Le parole del Papa

Il Papa nel suo discorso ha parlato dell’inclusione e ha ricordato come “quasi inconsapevolmente, si rischia a volte di essere selettivi e parziali nella difesa della dignità umana, emarginando o scartando alcune categorie di persone, che finiscono per ritrovarsi senza adeguata protezione“.

Papa Francesco ha affermato che Roma deve essere “al servizio della carità, al servizio dell’accoglienza e dell’ospitalità. Pellegrini, turisti, migranti, quanti si trovano in gravi difficoltà, i più poveri, le persone sole, quelle malate, i carcerati, gli esclusi siano i più veritieri testimoni di questo spirito. Per questo ho deciso di aprire una porta santa in un carcere. Possano testimoniare che l’autorità è pienamente tale quando si pone al servizio di tutti, quando usa il suo legittimo potere per venire incontro alle esigenze della cittadinanza e, in modo particolare, dei più deboli, degli ultimi”.

Per quanto riguarda la città di Roma, Bergoglio ha affermato che “il prossimo Giubileo potrà avere una ricaduta positiva sul volto stesso della città, migliorandone il decoro e rendendo più efficienti i servizi pubblici, non solamente nel centro ma favorendo l’avvicinamento tra centro e periferie“.

Il Papa suggerisce di non dimenticare che “l’origine di Roma è un rinascimento dalle rovine di Troia. Ricordiamo questo. Rinasca in ciascuno la consapevolezza del valore di Roma, del simbolo che essa rappresenta in tutti i continenti; e si confermi, anzi cresca la reciproca fattiva collaborazione tra tutti i poteri che vi risiedono, per un’azione corale e costante, che la renda ancora più degna del ruolo che il destino, o meglio la Provvidenza, le ha riservato”.

Il Pontefice ha ringraziato le “Autorità comunali per l’impegno profuso nel preparare Roma ad accogliere i pellegrini del prossimo Giubileo, e il Governo italiano per la sua piena disponibilità a collaborare con le Autorità ecclesiastiche per la buona riuscita del Giubileo, confermando la volontà di amichevole collaborazione che caratterizza i reciproci rapporti tra Italia e Santa Sede, che sono rapporti umani”.

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